DOBBIAMO SUDARE NON ILLUDERCI COL RECOVERY FUND
lettere lucane
Il Presidente della regione Basilicata Bardi ha dichiarato: “Sono davvero molto soddisfatto della decisione annunciata dal ministro del Sud, Mara Carfagna, di destinare al Mezzogiorno non più il 34 percento, ma il 40 percento del Recovery Fund”, perché questa decisione darebbe un sostanziale contributo alla riduzione del divario tra Nord e Sud. Ora, io non so spiegare esattamente in cosa consista, nonostante lo studi da trent’anni, questo famigerato divario – è un fatto antropologico? Geografico? Filosofico? – ma una cosa credo di saperla: che di sicuro non saranno 80 miliardi di euro a risolvere i problemi del Sud (dico orientativamente 80 perché il Recovery ammonterebbe a circa 190 miliardi). Chi mi conosce sa che amo molto l’economia, e che ogni mattina leggo giornali economici come “Italia Oggi”, “Milano Finanza” e “Sole 24 Ore”. E da ciò che so posso dire questo: che gli italiani stanno sopravalutando i soldi del Recovery. Questo Piano avrà sicuramente effetti positivi per quanto riguarda l’innovazione industriale, la transizione ecologica e la digitalizzazione – anche se continuo a sostenere che tutti questi nuovi orientamenti economici vengono recepiti un po’ troppo supinamente – ma non darà nessuna risposta ai grandi problemi strutturali dell’Italia dei prossimi anni, ovvero debito pubblico, marasma fiscale, disoccupazione alle stelle, Welfare, ecc. Come sempre gli italiani amano illudersi e affidarsi a prospettive palingenetiche. Ogni giorno politici, giornalisti e opinionisti parlano del Recovery Fund come del farmaco che curerà tutte le malattie del nostro Paese. E invece non è vero, perché quei soldi sono pochissimi, e finiranno presto. Solo una cosa ci salverà: rimboccarci le maniche, sudare, mettercela tutta, stringere i denti, tornare ad essere lavoratori umili e capaci, e smetterla di essere così pigri, velleitari, viziati e piagnucolosi.
