QUANDO DI NOI PARLAVA SOLO LA MITICA “TELELAURIA”
lettere lucane
Nei primi anni ‘90 internet non c’era. Io vivevo a Rotonda, e all’epoca per informarsi sulla cronaca lucana bisognava leggere “La Gazzetta del Mezzogiorno”, guardare il Tgr regionale della Rai, oppure, per noi dell’area Sud della Basilicata, sintonizzarsi su “Telelauria”. Anche in un altro modo si veicolavano le notizie: attraverso fotocopie, manifesti pubblici, locandine appese nelle bacheche, ecc. Chi mi conosce sa che non amo andare in televisione – benché da molti anni sia anche un autore televisivo –, forse perché non mi piaccio, o forse perché non sopporto la sensazione, dopo aver parlato, di non aver detto le cose più importanti (insomma, per insoddisfazione di me). Eppure ricordo ancora come fosse ieri la prima volta che partecipai a una trasmissione televisiva. Era il 1990 – oppure il 1991. Il programma si chiamava “Davanti al caminetto”, e lo conduceva su “Telelauria” un giornalista molto popolare dell’area Sud, Pino Carlomagno. Ricordo che a Lauria mi ci accompagnò il mio compare di cresima Mimmo De Marco, e che durante l’intervista garbata e paziente di Carlomagno criticai duramente la mancanza di passione del consiglio comunale del mio paese. All’epoca “Telelauria” era molto seguita, perché filmava puntualmente consigli comunali, partite di calcio, eventi, sagre, dibattiti, ecc., e per noi era molto entusiasmante vedere la nostra gente intervistata in Tv proprio come capitava alle “persone importanti” della Rai o della Fininvest. Il volto più famoso di “Telelauria” era quello di Pino Carlomagno, un giornalista curioso e rispettoso che sapeva raccontare con parole semplici gli eventi del nostro territorio, e stemperare con l’ironia certi furori paesani. So che Carlomagno lavora ancora in Tv, ma credo che la popolarità di quegli anni sia irraggiungibile, perché internet non c’era e a filmare le nostre piccole vicende c’era solo “Telelauria”.