LA SOLIDARIETÀ UNISCE AVIGLIANO E TIRO
“Nel complesso scenario del Libano, la nostra comunità è stata presente, grazie a Don Claudio Mancusi”
“A 2635 km di distanza da noi, esiste un posto nel Mondo in cui Avigliano diventa immediatamente sinonimo di solidarietà, di pace e di umanità”, con queste parole in sindaco di Avigliano, Giuseppe Mecca, comunica l’incontro avuto con il sindaco di Tiro, in Libano, Hassan Dbouk.
“Nel complesso scenario mediorentale, la nostra comunità –prosegue Mecca– è stata presente, grazie alla presenza sul posto di Don Claudio Mancusi il quale ha creduto fermamente in questa straordinaria esperienza di solidarietà, che ha visto coinvolte varie associazioni e realtà del nostro territorio in quel frangente.
Con l’assessore D’Andrea, ho avuto modo di interloquire con il collega Sindaco di Tiro Hassan Dbouk ed è stato bellissimo ascoltare le sue parole, piene di ammirazione e di riconoscenza per la comunità aviglianese.
Credo sia fondamentale coltivare e dare risalto a questa esperienza straordinaria della nostra comunità in ambito Internazionale, perché significa affermare e promuovere quei valori profondi e inalienabili che consentono ad una comunità di crescere”.
La Città di Tiro si trova nel Libano del sud, “territorio in cui tra il 2018 e il 2019, nell’ambito della Missione dell’Onu UNIFIL, l’Esercito Italiano ha fornito supporto umanitario alla popolazione locale grazie alla particolare opera del Generale Diodato Abagnara e del Capitano Roberto Del Santo. Un contributo straordinario quello del contingente Italiano che ha portato, tra le altre cose, alla costruzione di una chiesa dedicata a San Giovanni XXIII, con la partecipazione di cristiani di tutte le confessioni insieme a musulmani sciiti e sunniti” conclude il primo cittadino di Avigliano.