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FRANCESCA PRESTIA, LA CANTASTORIE CATANZARESE NOMINATA CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

Insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica per i meriti artistici, filantropici, letterari e sociali, l’artista ha dedicato il suo cavalierato agli onesti dei tempi attuali che conducono la giusta battaglia per la buona sanità, in modo particolare per coloro che stanno cercando di salvaguardare la struttura cardiologica Sant’Anna Hospital come polo d’eccellenza.

Il Presidente Sergio Mattarella ha nominato CAVALIERE della Repubblica, la cantastorie “partigiana” calabrese Francesca Prestia 

Ho formulato i miei complimenti e congratulazioni alla Prof. Prestia chiedendogli, COSA SI PROVA ad essere chiamata cavaliere?

“Maggiore responsabilità”

“Con i miei cunti e canti vorrei tenere desti gli animi coraggiosi e giusti in questi tempi difficili. Sempre con la chitarrina”

Insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica per i meriti artistici, filantropici, letterari e sociali, l’artista ha dedicato il suo cavalierato agli onesti dei tempi attuali che conducono la giusta battaglia per la buona sanità, in modo particolare per coloro che stanno cercando di salvaguardare la struttura cardiologica Sant’Anna Hospital come polo d’eccellenza.
Francesca vuoi aggiungere altro, a questa importante dedica ?

“NON ESAGERIAMO: Sono solo una cantastorie”
FRANCESCA PRESTIA, LA CANTASTORIE CATANZARESE NOMINATA CAVALIERE DELLA REPUBBLICA
FRANCESCA PRESTIA

di Teresa Carmine Romeo https://www.deliapress.it/author/tethis/

Francesca Prestia è l’unica donna che può pregiarsi esclusivamente della caratteristica della rarità del genio e del talento.
Unica donna cantastorie in terra di Calabria ha il dono prezioso di trasformare in ballate le storie dei vinti, che soccombono alla ondata impetuosa del monetarismo globale, canta poesie in lingua grecanica e arbereshe.

I suo canti sono spesso accompagnati dal suono ritmato della chitarra battente, inni di poesia, libertà, lotta, pervicacia e resilienza. Canta con la voce degli ultimi, degli emarginati, sconfitti e con quella delle donne la cui femminilità è ignorata o addirittura negata.

È per questo motivo, e per l’impegno musicale e sociale che la Prestia, che merita in vero l’appellativo di artista dalla A maiuscola, è stata insignita dal presidente della Repubblica Sergio Matterella del titolo onorifico di Cavaliere della Repubblica, con decreto presidenziale del 27.12.2020 pubblicato in G.U del 20.04.2021 serie 94 pag.63, per “le benemerenze acquisite verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per i lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

Nata a Catanzaro il 27 settembre del 1965  inizia la sua carriera musicale diplomandosi in flauto traverso, per poi specializzarsi in musicoterapia e infine chiudere brillantemente con una laurea al Dams indirizzo di studio intrapreso all’interno della facoltà di lettere e filosofia.
Nel 2014 ha impreziosito la Fiera internazionale del libro di Torino, presentando nell’area Regione Calabria assieme all’autore, il libro “Tragùdi ton tragudìo”, una traduzione in lingua grecanica del Cantico dei Cantici scritta da Salvino Nucera, ed esegue dal vivo in lingua calabro-greca i brani “oh ìgghio cheràmeno” e “I agàpi pirìa tu thiù”.
Sempre nello stesso anno è stata promotrice sul territorio calabrese dello spettacolo “Voci di Muse. Viaggio nella Magna Grecia”, una iniziativa musiculturale incentrata sulla storia e sulle tradizioni della Magna Grecia, della Calabria antica e moderna.
La fiera internazionale del libro le consegna un pass più che meritato per essere presente   nel giugno del 2015, a una delle più importanti kermesse musicali italiane, il Musicultura, in quella occasione è ospite nella serata finale di Macerata duettando con il famosissimo Roberto Vecchioni, interpretando proprio il “Cantico dei Cantici” sulla traduzione in grecanico stesa dal poeta Salvino Nucera musicato appositamente per la rassegna.

In occasione del centenario commemorativo della Grande Guerra idea lo spettacolo “È un cannone. Non è un temporale” dove ripercorre, intrecciando magistralmente narrativa e musica, la tragedia dell’ “inutile strage” vista con gli occhi delle donne recitando pagine scelte di diari di mogli, madri, figlie, crocerossine, operaie, tramviere, facendo rivivere il dolore delle donne vissuto durante la tragedia della guerra.
L’anno 2017 si fa interprete musicale dei valori della resistenza, aprendo con l’intonazione dei canti partigiani popolari la Festa di Liberazione, promossa dall’ANPI di Reggio Calabria, si ripresenterà con maggior vigore  nel medesimo 25 aprile del 2018 invitata da Anpi e dalla Città metropolitana di Reggio Calabria.
Nel 2 Giugno del 2017, in occasione della festa della Repubblica è presente a Platì, dove con lo spettacolo “ I canti e i cunti” si fa promotrice dei valori della legalità e dell’impegno sociale in termini popolari. Nello stesso 2017 si esibisce con “Canti di lavoro e protesta” al Congresso Regionale CGIL-SPI e Funzione pubblica tenutosi a Vibo Valentia.

 Il 2018 la premia ulteriormente, riceve presso Motteggiana (Mn) il “premio speciale per la musica Giovanna Daffini”, per aver composto “Bella Giuditta” una ballata in memoria della contadina Giuditta Levato.
Nel 2019 rafforza il proprio impegno intellettuale e sociale partecipando al progetto “Violenza Trap” voluto e promosso dal Centro Calabrese di solidarietà, Mondo Rosa, UDI e Assoformac presso gli istituti scolastici superiori di Catanzaro.
Uno dei suoi ultimi lavori musicali è del 2019, con l’album “Donne del sud”, dove riprende i successi musicali di Otello Profazio, cd inciso da Edizioni Calabria SONA per Marasco Comunicazioni, presso il Centro polivalente di Catanzaro.

Insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica per i meriti artistici, filantropici, letterari e sociali, l’artista ha dedicato il suo cavalierato agli onesti dei tempi attuali che conducono la giusta battaglia per la buona sanità, in modo particolare per coloro che stanno cercando di salvaguardare la struttura cardiologica Sant’Anna Hospital come polo d’eccellenza.

 


FONTE : https://catanzaro.italiani.it/author/giuliapizzonia/

Francesca Prestia, unica cantastorie calabrese, è Cavaliere della Repubblica

Francesca Ok

Otello E Francesca
Francesca Prestia col cantastorie calabrese Otello Profazio

Francesca Prestia, professione cantastorie

Il neo Cavaliere della Repubblica è una cantautrice italiana nata a Catanzaro il 27 settembre 1965. Sin da ragazza canta in gruppi di musica leggera e musica folk, come i “Fire Sound” e i “I Vanderi”. Si diploma in flauto traverso, consegue il compimento inferiore di Composizione. Si diploma anche è in musicoterapia e si laurea in DAMS Musica(Facoltà di Lettere e Filosofia). Frequenta corsi di canto e di tango argentino a Roma con il maestro Hugo Heisenberg e la soprano Beatrix Lozano. Inoltre, frequenta un corso triennale di canto gospel con la maestra Marcella Amoruso e di interpretazione scenica con il maestro Claudio Parachinetto. E’ iscritta alla SIAE come compositrice ed autrice.

Cavaliere della Repubblica

Il titolo di Cavaliere della Repubblica è conferito dal capo dello Stato per “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

Ordine Al Merito
L’onorificenza di Cavaliere della Repubblica

Dopo aver ricevuto la notizia dal prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, la cantastorie ha dichiarato: “Sono orgogliosa di questa prestigiosa onorificenza che è un riconoscimento al mio impegno artistico e alle mie ballate. In particolare, a quelle con cui segnalo il disvalore assoluto che la mafia rappresenta per la democrazia italiana, per la Calabria e per le nostre vite. Dedico l’onorificenza alla battaglia che la Calabria degli onesti sta conducendo per la salvaguardia di un pezzo di buona sanità qual è la struttura cardiologica d’eccellenza Sant’Anna Hospital“.

Le ballate di Francesca Prestia, simbolo di denuncia

Francesca Prestia narra, suona e canta per protestare, denunciare e resistere. Compone numerose ballate con l’intento di far conoscere personaggi illustri quali Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Bernardino Telesio, San Francesco di Paola e Cassiodoro. Molto importanti sono le ballate composte per coloro i quali resistono al malaffare e denunciano la mafia. Tra le principali troviamo la “Ballata di Lea”, scritta per non dimenticare la tragica uccisione di Lea Garofalo, testimone di giustizia.

Molto importante anche la ballata “Bella Giuditta”, dedicata alla contadina Giuditta Levato assassinata durante le litte contro i latifondisti nel 1946. Il cd “Mare Nostrum”affronta, invece, i temi del Mediterraneo, visto non solo come via delle migrazioni, ma come collegamento fra molteplici e interessanti contaminazioni culturali e come occasione di sviluppo economico e sociale. Il suo ultimo suo cd è “Donne del Sud – Anch’io Francesca Prestia canto Otello Profazio” con dedica di Dacia Maraini.

Premi e riconoscimenti

Nel 2011, riceve il premio “Donne all’Opera – premio speciale Tonia Accardo” al Museo archeologico virtuale di Ercolano, “… per il suo essere donna, per la sua identità, per il suo impegno, la sua professionalità, la sua caparbietà ed infine la sua creatività “. Nel 2012, nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria, le viene consegnata l’onorificenza di “Maestro d’Arte 2012”. E, al Medimex di Bari, ottiene la Menzione Speciale per la sua “Ballata di Lea” nel Contest Musica contro le mafie. Al concorso nazionale dei cantastorie “Giovanna Iris Daffini”, nel 2013, conquista il secondo premio con la sua “Ballata di Lea”. Ed ancora, nello stesso anno, le viene assegnato il Premio Speciale Donna dell’Anno 2013 per la Musica popolare, nell’ambito della settima edizione del Premio Valle del Raganello.

Festival Cantastorie francesca prestia
Un momento del festival nazionale Cuore Cantastorie

Nel 2018 riceve il Premio Speciale per la Musica “Giovanna Daffini” a Motteggiana, per la ballata “Bella Giuditta”. Dallo scorso anno l’artista catanzarese è ideatrice e direttrice artistica di Cuore Cantastorie festival nazionale dei cantastorie. La prima edizione della kermesse di canto popolare, svoltasi a Catanzaro, ha registrato la presenza di artisti internazionali ottenendo un grande riscontro di pubblico e di critica.

Un canto per la libertà contro tutte le mafie

Nel 2012, al Teatro Quirino di Roma, è protagonista, in qualità di cantastorie, nello spettacolo “1522”, per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Dallo stesso anno è referente provinciale per il Miur sul progetto sperimentale “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”. Partecipa, come cantastorie popolare calabrese, alla Fiera internazionale del libro 2014 di Torino, contribuendo alla presentazione del libro “Ognuno faccia la sua parte – Conversazioni sulle mafie italiane”. In occasione della Festa della Repubblica 2015, è invitata dall’associazione Filitalia a rappresentare la comunità italiana di Philadelfia (Stati Uniti) al Consolato Generale d’Italia.

Felicia Impastato

Nel 2015 Francesca Prestia esegue nella serata finale di Musicultura, a Macerata,  il duetto amoroso ispirato alla traduzione de “Il Cantico dei cantici” in lingua grecanica, insieme al cantautore Roberto Vecchioni. Più volte apre la Festa della Liberazione a Reggio Calabria. In questo periodo sta lavorando insieme alla Compagnia marionettistica siciliana di Angelo Sicilia, alla realizzazione dello spettacolo “Felicia, una donna contro la mafia”. Un lavoro dedicato alla mamma di Peppino Impastato, ucciso a Cinisi dalla mafia il 9 maggio del 1978.

(Foto Facebook Francesca Prestia)

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