GIORNATA DELL’INFERMIERE E FIBROMIALGIA
Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna forse soffrì di Fibromialgia
Il 12 maggio si celebrano due appuntamenti con la salute: la giornata internazionale dell’infermiere, una figura professionale che in questo ultimo anno abbiamo bene imparato a conoscere da vicino a causa dell’emergenza sanitaria planetaria.
In Italia gli infermieri sono oltre 450mila. Sono stati i primi a raccontare quello che stava accadendo negli ospedali del nostro Paese, nelle terapie intensive, tra bombole d’ossigeno e tute di contenimento, mascherine, visiere, guanti, copriscarpe. Le loro immagini sono diventate simbolo della lotta alla pandemia e il loro impegno li ha portati a essere ufficialmente candidati al premio Nobel per la Pace 2021.
Il secondo appuntamento celebrativo della giornata riguarda la fibromialgia, una patologia cronica caratterizzata da svariati sintomi, tra i quali in particolare: dolore muscolo-scheletrico, fatica cronica, disturbi del sonno, alterazioni neuro cognitive. Le conseguenze sulla qualità di vita del paziente sono perciò molto impattanti.
La campagna #diamounvoltoallafibromialgia per migliorare la conoscenza nella popolazione la racconta attraverso immagini che catturano aspetti nascosti e che provano a trasferire cosa prova chi ne soffre, oltre a dare ‘volti’ e colori a una patologia ancora troppo poco nota.
La Fibromialgia colpisce oggi in Italia quasi 2 milioni di persone, la maggior parte sono donne.
La Giornata è stata istituita per celebrare l’anniversario di nascita di Florence Nightingale, “la signora con la lanterna”, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna e che, con grande probabilità, aveva lei stessa sofferto di Fibromialgia.