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I FINTI RECORD E LE CAMICIE DI BARDI

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Sono settimane che il settantenne governatore Vito Bardi, con la solita prosopopea napoletana, strombazza ai quattro venti di aver fatto incetta di record nella campagna vaccinale, nonostante la Basilicata sia impolverata in bassa classifica. Ora lasciamo stare, in epoca pandemica e di salute pubblica, l’uso circense della parola evento con cui infarcisce i suoi tweet banali, ma ovunque si guardi questo trionfalismo non dura che la futilità di poche ore. Prendiamo ad esempio le somministrazioni “astrali” effettuate nell’Open day potentino, su cui Bardi ha gonfiato il petto in tutto l’etere nazionale e mettiamole a confronto col grafico della Fondazione GIMBE per scorgere la posizione occupata dalla Basilicata per l’utilizzo di AstraZeneca: terz’ultima! Oppure sfogliamo il report settimanale del generale lucano Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid-19 e vediamo come la nostra regione sia molto indietro: 14° posto per vaccinazioni over 80 come anche per la categoria 70-79; 18° posto per le vaccinazioni degli ospiti RSA; 15° posto per rapporto dosi consegnate e dosi non ancora somministrate. Ha scritto Filbert Bayi:“I record sono come le camicie. Chiunque può averne uno”.

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