IL COMMERCIALISTA CHE CI SPIEGA LE TASSE
Lettere lucane
Ho letto in questi giorni “La Repubblica delle tasse” (Castelvecchi) del commercialista lucano – è originario di Lagonegro – Gianluca Timpone. Gianluca è noto al grande pubblico perché quasi quotidianamente viene invitato nelle più importanti trasmissioni televisive a spiegare con parole il più possibilmente semplici le novità in materia fiscale e tributaria. E devo dire che ci riesce egregiamente, nonostante il Fisco italiano sia uno dei più labirintici del mondo. Dall’Iva a Equitalia, dalle detrazioni fiscali all’Ipref, dal problema dell’evasione fiscale al senso ultimo delle politiche fiscali, Timpone ci fa capire senza tecnicismi perché è importante pagare le tasse e, al contempo, perché è sempre più urgente da parte dello Stato una riforma che semplifichi norme e procedure e che dia maggiore respiro ai professionisti e alle libere imprese. Timpone fa capire una cosa fondamentale: che per come è organizzata l’Agenzia delle Entrate, i liberi professionisti e gli imprenditori devono per forza di cose avere un rapporto di assoluta e costante sinergia con i commercialisti, i quali non sono più come un tempo si pretendeva coloro che dovrebbero farci pagare meno tasse – perché oggi, a meno che non si riesca a evadere, è praticamente impossibile imbrogliare – ma veri e propri pedagoghi fiscali, ovvero figure che quotidianamente ci fanno capire perché è fondamentale pagare tasse e tributi. Timpone non è un commercialista populista, ovvero uno di quelli che soffiano sul malcontento delle imprese, ma un commercialista indipendente che non lesina critiche anche durissime allo Stato quando esagera in pressione e persecuzione, ma che fa anche capire ai professionisti e alle imprese che le tasse servono per finanziare un Welfare State tra i più protettivi del mondo. E tutto questo con parole semplici; tanto che a fine lettura, conoscendolo meglio, il Fisco fa addirittura meno paura.