MEDICO DI BASE CERCASI
Enormi difficoltà per scegliere il dottore di famiglia
Sempre più numerose sono le segnalazioni di cittadini che denunciano la difficoltà di effettuare la scelta o il cambio del Medico di famiglia. La figura del medico di medicina di base, prima della pandemia, era diventata una figura un po’ marginale, sia per un abuso dell’accesso ai pronto soccorso per ogni minimo malore ma anche per la cattiva usanza di molti di loro (per fortuna non tutti) che si limitano a compilare ricette o a rifiutarsi di farle per un’innata idiosincrasia per l’eccesso, vero o supposto che sia, per le prescrizioni di visite specialistiche e farmaci vari. La pandemia ha, invece, riportato in primissima linea la figura del Medico di base, divenuto l’avamposto e lo strumento che ha consentito la capillarizzazione della risposta del sistema sanitario. Se oggi volete provare a sceglierne uno, o perché il precedente è andato in pensione, problema che ha riguardato tanti assistiti, o perché magari volete provare l’emozione di chiamare il proprio medico e ricevere risposta, l’Asp
prevede due percorsi. Il classico sportello in presenza o l’innovativo sportello online. Per chi ha voluto cimentarsi con le nuove tecnologie, l’accesso al portale Anagrafe web richiede che si sia in possesso del sistema pubblico di identità digitale. Una volta entrati nel portale si può effettuare la scelta del medico dall’elenco dei medici pubblicato e quando sembra che sia andato tutto bene il portale, come se avessimo fatto un provino e non una pratica burocratica, ci rimbalza con un “le faremo sapere”. E poco male se il verdetto tarda a venire, per settimane, che una volta effettuata l’operazione, il portale non la fa ripetere, magari per una scelta diversa, poco male che nel frattempo esami e medicinali devono essere pagati per intero o eseguiti in centri privati. Poco male, appunto, per chi può sostenere la spesa e non deve rimandare, scommettendo sulla propria buona sorte. I Medici di base, interpellati dagli aspiranti assistiti, hanno confermato che si tratta di una procedura che dipende dall’Asp e che non ricevono neppure notizia della selezione da parte dei cittadini. Un vecchio adagio diceva che mentre il dottore studia il malato si aggrava, in questo caso il malato perisce in attesa che si liberino i posti nello studio virtuale del medico, spesso, a quanto riferito proprio dai medici, proprio per decesso degli assistiti.