«Nel centrodestra la proposta politica dell’area moderata sarà un valore aggiunto»
L’INTERVISTA: Parla Francesco Cannizzaro, neo coordinatore di “Noi con l’Italia”
Un nuovo progetto politico per fare del centrodestra una casa aperta ad associazioni, società civile e ai diversi professionisti. Francesco Cannizzaro ci racconta la nuova esperienza che lo vedo coinvolto in “Noi con l’Italia”. Non solo. A circa due anni dalla sua elezione a presidente del Consiglio comunale di Potenza Cannizzaro guarda alla ripresa post-Covid, dai progetti infrastrutturali a quelli turistici riportando Potenza al centro della Basilicata.
Apriamo le domande con la prima news recentissima che la riguarda. Francesco Cannizzaro è il nuovo coordinatore di “Noi con l’Italia” per la Basilicata.
«Come già ho avuto modo di dire è un progetto politico entusiasmante per i valori cui si ispira, che spero possa dare a coloro i quali si riconoscono in quei valori, una casa in cui sentirsi rappresentati. È il momento di aprirsi alla società civile, alle categorie, alle professioni e a chiunque abbia voglia di partecipare attivamente alla costruzione di questo partito sul territorio».
Lupi nell’annunciare questo suo nuovo incarico ha espresso parole importanti per lei. Si sente all’altezza di questo nuovo compito? «Intanto approfitto della sua domanda per ringraziare nuovamente il Presidente Lupi e il Direttivo di NCI per la fiducia accordatami. Se sarò all’altezza del compito lo vedremo, di certo ci metterò impegno, passione e tanto lavoro come sempre e come me faranno tutti quelli che decideranno di partecipare a questo progetto. Non sarò da solo e questo mi fa essere piuttosto ottimista; i buoni risultati, quando arrivano, sono sempre frutto di un grande lavoro di squadra».
In questo nuovo scenario politico qual è il vostro “posizionamento”?
«Il Centrodestra, perché sia tale, ha bisogno di avere un centro ben rappresentato e in questo senso la pluralità di proposta politica dell’area moderata sarà certamente un valore aggiunto per l’intera coalizione. NCI darà anche in Basilicata il proprio contributo alla coalizione di centrodestra rappresentando i valori moderati, cattolici, liberali e riformisti». Lei è sempre stato molto riservato. Ha parlato pochissime volte eppure quando lo ha fatto non ha risparmiato anche parole di critica per il centrodestra. Se dovesse fare un’analisi, come vede il centrodestra lucano oggi?
«La riservatezza, nel mio caso è un dovere, per il rispetto che ho per la carica istituzionale che ho il privilegio di ricoprire. E per questo le mie seppur poche uscite non volevano essere in alcun modo né critiche né, tantomeno, di parte, ma solo un piccolo contributo alla nostra comunità. In ogni caso vedo un centrodestra che ha acquisito consapevolezza del ruolo di governo a cui è stato chiamato dai lucani, dopo moltissimi anni all’opposizione».
Per la prima volta il centrodestra governa sia la Regione che il Comune di Potenza. Però ad oggi non abbiamo ancora assistito a quel cambiamento tanto decantato in campagna elettorale. In più il tempo comincia a passare…
«Credo che i risultati dell’azione amministrativa si debbano valutare alla fine delle legislature; se a questo aggiungiamo che, per la maggior parte, questi due anni sono stati segnati dall’emergenza sanitaria, credo che questo principio debba valere ancora di più. Bisogna continuare a lavorare fino alla fine e poi la parola passerà ai cittadini, unici legittimati ad esprimere il loro giudizio nelle urne».
Gestione Covid in Basilicata. È stata gestita bene o poteva essere fatto di più?
«Lo chiede ad uno che pensa che si possa fare sempre di più, ma sarebbe troppo facile dirlo con il senno del poi. Credo che nessuno fosse pronto ad un’emergenza sanitaria di questa portata. C’è anche da dire che, soprattutto nella fase iniziale, c’è stata molta confusione, soprattutto di competenze tra Governo, Regioni e Comuni e questa cosa non ha facilitato la risoluzione dei problemi. Di certo si può dire che tutti si sono spesi e hanno lavorato senza sosta per affrontare l’emergenza, e anche la politica ha dimostrato grande senso di responsabilità nel lavorare insieme senza cadere in facili strumentalizzazioni di una situazione che è apparsa sin da subito drammatica. L’auspicio è che si continui su questa via. Oggi c’è solo da gioire per il netto miglioramento dei dati sanitari in regione, nella consapevolezza che ci sarà ancora molto da lavorare per affrontare la crisi economica e sociale, immediata conseguenza della pandemia».
Come presidente del Consiglio comunale l’abbiamo vista più volte recarsi agli Hub vaccinali di Potenza…
«Certamente. Medici, infermieri, Protezione civile e associazioni di volontari sono i veri eroi di questo tempo di pandemia. Li ho visti impegnati senza sosta sia per l’effettuazione dei tamponi che per la campagna vaccinale, senza dimenticare ovviamente tutti coloro che si sono presi cura in quest’anno dei pazienti Covid e non solo. Oltre ai ringraziamenti, che approfitto per rinnovare anche oggi dalle colonne del suo giornale, credo che dimostrare la vicinanza delle istituzioni, sia davvero il minimo che si possa fare per supportare le donne e gli uomini impegnati sul campo per noi».
Sono aumentate le famiglie con difficoltà economiche. Gli ultimi dati diffusi dalla Caritas indicano che anche tra i giovanissimi c’è un senso di smarrimento e di richiesta di aiuto…
«Come dicevo prima il momento è molto difficile dal punto di vista economico e sociale. La Caritas e le altre associazioni impegnate sul territorio svolgono un ruolo fondamentale di ascolto e di supporto alle famiglie in difficoltà. Sarà necessario mettere in campo politiche che evitino la, purtroppo prevista, perdita di posti di lavoro, affinché le famiglie escano al più presto da questo stato di difficoltà. I giovanissimi poi sono quelli che più di tutti hanno sofferto le restrizioni e sono quelli di cui ci si dovrà occupare maggiormente. I giovani sono il futuro e dare soluzioni al loro disagio è un nostro dovere».
Con l’immunizzazione di gregge si può davvero cominciare a parlare di ripresa. Quali sono i tre fattori su cui Francesco Cannizzaro punterebbe per far ripartire Potenza e la Basilicata?
«La Basilicata ha bisogno di grandi investimenti su infrastrutture, imprese ed efficienza della Pubblica Amministrazione. Queste tre cose penso possano rendere la nostra Regione più attrattiva sia per gli investimenti privati sia per il turismo e contrastare lo spopolamento. Quanto a Potenza credo debba riappropriarsi sempre di più del ruolo di città capoluogo, erogatrice di servizi a tutta la regione».