I MEZZI A MOTORE FANNO DANNI SU MONTE LI FOJ
Gli attivisti: «Troppo “traffico”, recise le radici di alberi secolari; alcuni lo scambiano per un parco giochi»
Si leva da Monte Li Foj il problema denunciato da cittadini ed Associazioni di Picerno e Ruoti accorti all’ambiente e all’habitat specifico del luogo: «nella zona tra il piano della Nevena e il Lago di Ruoti, sono i mezzi a motore che fanno fuoripista per divertimento, a mettere a rischio specie animali e vegetali: faggi secolari, salamandre rarissime, tritoni crestati, orchidee selvatiche e tante altre rarità da imparare e preservare». A seguito della manifestazione di domenica 30 maggio, durante la quale sono state ripulite alcune zone sul Monte stesso, le Associazioni si sono rese conto ancora di più dei danni che il “traffico” sta arrecando all’ecosistema boschivo.
In effetti dagli scatti fotografici che ci giungono, «si vedono in modo evidente le “piste” lasciate dalle gomme di quad e moto che arrivano persino a danneggiare le radici di alberi centenari, come quelli con il taglio borbonico che molti sono nel bosco di Li Foj. Questo habitat naturale sta vivendo un momento di grande sofferenza -proseguono gli attivisti- non solo legato ai permessi petroliferi, all’eolico selvaggio e al radar, ma anche per colpa di cittadini insensibili che hanno scambiato il bosco per un parco giochi, oltre a cittadini che vanno a raccogliere legna proprio in questi luoghi».
Non è tutto, sempre dal Monte di Picerno, ci giunge anche la segnalazione di «un mezzo gommato pesante che ha distrutto una pozza dove si riproducono le rarissime salamandre gialle e nere, uccidendone anche una. La Guardia Forestale è stata allertata: la pozza è stata difatti subito transennata. Purtroppo con questi mezzi stanno mettendo a rischio la delicata flora e fauna del bosco. Stiamo perdendo un ecosistema prezioso -concludono- su Monte Li Foj ci sono molte specie rare che si sono “ritirate” a vivere nel bosco».
La mobilitazione dunque prosegue: «Stiamo organizzandoci per presentare delle richieste alle rispettive Amministrazioni e ai Carabinieri forestali, perché il “traffico” sui Monti Li Foj deve essere limitato e i cittadini devono sapere che è un’area protetta».