MURO: I PREMIATI DEL CONCORSO SAN GERARDO
Gli scritti sono giunti dall’Italia e dell’estero; Introdotto il Premio “Santa Scorese”, prima vittima di femminicidio
La XIII^ edizione e Premiazione del “Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa intitolato a San Gerardo Majella” ma a tema libero, organizzato dall’Unitre di Muro Lucano presieduta da Cosimo Ponte è andata in scena, secondo le normative anticontagio, nello storico Chiostro di Sant’Antonio di Piazza Don Minzoni.
Un appuntamento ormai immancabile per gli organizzatori e per gli scrittori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero.
Ad introdurre la serata, presentata da Veronica Turiello, esperta di comunicazione, Vituccia Caputi in rappresentanza dell’Unitre.
A declamare i componimenti vincitori Donato Antonio Laurino ed Emanuela Calabrese, giornalista, con intervalli musicali di elevato spessore con la voce murese Ines Aloise.
Validissimo il parterre della giuria che, in forma anonima e scevra da condizionamenti, ha valutato i 145 componimenti giunti, racchiusi in due antologie, e premiato i migliori scritti: a presiederla la Prof.ssa. Patrizia Del Puente, con i professori Maria Antonietta Lordi, Lucia Marina Muscillo, Giuseppe Autunno, Salvatore Accardo.
La kermesse mette al centro anche il paese natio del Santo Patrono della Basilicata, Gerardo Majella, che diviene epicentro della cultura con l’arrivo, da tutt’Italia isole comprese, di scrittori e poeti, spesso accompagnati dalle famiglie, che scoprono o riscoprono, il paese, la sua antica storia e le sue bellezze con la Storica, Chiara Ponte.
Un evento di grande pregio quello del Premio, che ha ricevuto per 5 anni la medaglia dal Presidente della Repubblica Mattarella e in seguito il plauso del presidente del Parlamento europeo Tajani.
Ecco dunque i premiati: per la sezione Premi speciali (che raccoglie le maggiori personalità nate a Muro Lucano):
Premio della Critica: Tramonto, di Romualdo Guida da Pioppi (SA);
Premio Città di Muro Lucano: Il muro di nuvole di Renato Esposito da Capri (NA);
Premio Vincenzo Lordi: Ultimo treno, di Domenico Lauria da Potenza;
Premio Mons. Mennonna: La Moto Guzzi di Don Romanino di Sabrina Tonin da Budapest (Ungheria);
Premio Enzo Petraccone: Fino a quando (Ispirata al Salmo 13), di Umberto Druschovic da Aosta;
Premio Joseph Stella: Linea di colore di Sara D’Aniello da Fondi (LT);
Premio Santa Scorese: Focu a’ hjiumara (a Giovanni Busceti) di Alfredo Panetta da Settimo Milanese (MI);
Premio Unitre di Muro Lucano: Sicilia ranni di Giovanni Macrì da Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
Premio Fidas di Muro Lucano: Kintir di Anna Monaco da Atella (PZ);
Premio Società Operaia di Mutuo Soccorso: Migranti di Vito Caponigri da Ricigliano (SA).
Segnalazioni di merito, Sezione Big: “Dinanzi ai miei occhi” di Tiberio La Rocca Subiaco (RM); “Le ragioni del silenzio” di Elisabetta Liberatore da Pratola Peligna (AQ);
Sezione poesia giovani: “Caduchi ed eterni” di Giulia Di Cairano da Calitri (AV); “Simili” di Sofia Lacava da Tolentino (MC); “Cos’è un volto?” di Alice Russo da Cerignola (FG).
Per la sezione narrativa: “A chi verrà dopo di noi…(La signora delle parole)” di Rita Muscardin da Savona; “La maglietta con la macchia di pomodoro” di Enrico Cincotti Molfetta (BA); “Ventiquattropiubimbo” di Maria Concetta De Marco da Agrigento.
Sezione poesia in vernacolo: “Petri” di Grazia Dottore da Messina; “U pecurèaru…” Angelo Canino da Acri (CS); “‘A stizze” di Gabriele Patruno da Lucera (FG).
Sezione Big: “Vent’anni” di Giulio Rocco Castello da Salerno; “Al di la’ del tempo” di Maurizio Bacconi da Roma e “Per diventare materia dentro un sogno” di Lucia Lo Bianco da Palermo.
Soddisfazione espressa dall’Amministrazione, nella persona del Sindaco Giovanni Setaro, che non ha mancato di esprimere altresì «gratitudine all’Unitre per lo spirito di generosità con il quale anche quest’anno ha regalato ai muresi ed ai premiati un evento culturale unico e ormai rinomato».
Pregevoli i premi assegnati, oltre alle due antologie in cui sono raccolti tutti i componimenti pervenuti, pergamene di merito, litografie, nonché la riproduzione fedele dell’anello di San Gerardo, con cui la terza domenica di maggio, quando in cattedrale si celebrava la festa dell’Immacolata Concezione si avvicinò alla statua sfilandosi un anello per metterlo al dito di Maria dicendo: “Ecco, mi sono sposato alla Madonna”.
Omaggi estremamente apprezzati dai partecipanti, affascinati anche dall’atmosfera del Chiostro del 1400, in cui si è svolta la serata, incorniciato da archi e candele.