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LA “VELA DELLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE” DELLA R.E.A CONTINUA A STAZIONARE DAVANTI IL MINISTERO

“Mani pulite sulla Comunicazione”: nel mentre, l’onorevole Anna Ascani fa parlare, online, il capo della sua segreteria Marco Bani con il Vice-Presidente della R.e.a Gabriele Betti

La manifestazione pacifica della R.E.A.(Radio Televisioni Europee Associate), che raggruppa ben 425 emittenti radiotelevisive su tutto il territorio nazionale, davanti al Ministero dello Sviluppo economico, con il suo “barricadero” Presidente, dottor Antonio Diomede, che “brandiva in mano”, a 81 anni, un megafono, simbolo della legittima libertà di espressione, credo sia rimasta ben scolpita nella memoria di quanti hanno lottato, come chi scrive, negli anni Settanta, e vale ricordare il mitico Peppino Impastato di “Radio Aut” ucciso dalla mafia nel 1978, per fare onorare gli articoli della nostra Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, 21, 41(libertà di espressione e di impresa), e 28 (“…i funzionari pubblici sono responsabili, civilmente e penalmente, per le violazioni dei diritti tutelati dalla Costituzione”) .La “Vela della libertà di espressione”, “Mani pulite sulla Comunicazione” della R.E.A, intanto, continua a presidiare a Roma i punti nevralgici del potere ministeriale! Si attende, con impazienza, l’esito della votazione dell’emendamento, che nei prossimi giorni, si discuterà alla Camera, per poi passare al vaglio del Senato! La R.E.A., dopo aver incassato il sostegno della Lega, che, attraverso la partecipazione alla manifestazione dei parlamentari Pagano e Capitanio, che hanno fatto proprio l’emendamento , di molti parlamentari “5 Stelle” (era presente l’On.le Perconti), del partito della Meloni “Fratelli d’ Italia”, presente , davanti al Ministero, con il capogruppo alla Regione Ghera, è molto ottimista e non abbassa la guardia. V’è da sottolineare che, quattro giorni dopo la storica manifestazione, l’On.le Anna Ascani, Sottosegretario con delega alle Comunicazioni, si è limitata ad “inviare” il capo della sua segreteria, dottor Marco Bani, laureato in “Informatica umanistica”, che ha interloquito, udite…udite!, on line, con il VicePresidente della R.E.A, Gabriele Betti. Betti, ha parlato 40 minuti, spiegando le legittime rivendicazioni della R.E.A, mentre Bani prendeva appunti. Al termine, a Bani che voleva sapere se c’erano le soluzioni, Gabriele Betti ha risposto:” Da tempo, al Ministero si sa tutto, perchè abbiamo inviato documentazione dettagliata! “In primis: “ristoro” per tutte quelle emittenti radiotelevisive che non hanno ottenuto un bel niente; poi, dovete dare disponibilità di frequenze, almeno temporaneamente, perchè già sono state messe all’asta, in attesa della nuova tecnologia, quando tutto passerà su Internet”! Insomma, si au-pica che si ponga fine a quel progetto, partito con il governo Renzi, di dare i soldi solo a poche emittenti. Per la cronaca, va aggiunto che in Puglia, 30 emittenti televisive dovranno restituire , entro il prossimo 31 agosto, la frequenza, perchè il Ministero deve consegnarla alle emittenti nazionali.

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