A POTENZA CONSIGLIERI UNITI PER DEDICARE UN RICONOSCIMENTO A NINO POSTIGLIONE
Accolta con favore da diverse forze politiche la proposta di Telesca di intitolare, come successo nel Varessotto, una rotonda della città al primo pioniere dell’etere
POTENZA. Nessun colore politico davanti a una iniziativa che rende tutti orgogliosi. La proposta presentata dal consigliere comunale di opposizione Vincenzo Telesca di dedicare a Nino Postiglione, primo pioniere d’Italia del-le radio Libere, una rotonda a Potenza per ricordare il suo impegno verso quell’importante periodo stori-co è stata accolta con fa-vore da numerosi suoi colleghi anche di maggioranza. Oltre al centrosinistra a voler riconoscere il giusto merito ad un lucano e potentino doc come Postiglione intitolandogli un luogo simbolo della città anche gli esponenti del centrodestra. Infatti, dopo la mozione presentata martedì sera da Telesca anche nel centrodestra c’è stato fermento per muoversi in tal senso. L’idea sarebbe quella di presentare in modo unitario da parte dell’intero Consiglio comunale la proposta di dedicare l’intitolazione al primo pioniere d’Italia in ricordo delle radio libere. L’idea, secondo indiscrezioni, era già nell’aria da tempo. Infatti, sia l’assessore alla viabilità Pernice che quello alla Cultura D’Ottavio (ognuno per le proprie competenze) si stavano muovendo in tal senso dopo aver appreso del riconoscimento dell’associazione Rea di Roma, che raccoglie oltre 420 radio e Tv locali d’Italia, che aveva ribadito come la prima radio libera italiana è nata a Potenza nel 1973, tre anni prima della storica sentenza della Corte Costituzionale che ha liberalizzato l’etere. Il fondatore si chiamava Nino Postiglione, scomparso otto anni fa, ribattezzato il “pioniere pirata” della radio perchè all’epoca trasmetteva in clandestinità dalla sua auto. Gli assessori comunali appreso tale prestigioso riconoscimento per il potentino Postiglione avevano deciso di dedicare una zona della città a chi ha portato alla ribalta nazionale Potenza. A livello temporale è stato, come abbiamo riportato in questi giorni, certamente più veloce il Comune di Cittiglio nel Varesotto che ha già approvato una delibera comunale per dedicare proprio al potentino Postiglione un largo nel centro storico in ricordo del suo impegno contro la lotta alle mafie e alla rivolta studentesca di quegli anni. Prendendo spunto da Cittiglio e sull’onda dell’entusiasmo che si è creata intorno a tale riconoscimento anche dal Comune di Potenza è partita la decisione di procedere a rendere omaggio al “pioniere dell’etere”.
La proposta del consigliere Telesca, già indirizzata dall’attività messa in campo dagli assessori Pernice e D’Ottavio, è stata abbracciata con favore anche dal capogruppo della Lega in Comune Gianmarco Blasi: «Non possiamo che essere tutti d’accordo. Perchè quando si tratta di dare il giusto riconoscimento ad un potentino che ha saputo far parlare di se in tutta la nazione, che è stato un pioniere nel suo campo, non è più una questione politica ma si tratta di dare il giusto spazio al merito».
Della stessa idea di Blasi anche il capogruppo al Comune di Fratelli d’Italia Michele Napoli: «Ne abbiamo parlato con la collega Maddalena Fazzari proprio in queste ore, da parte nostra c’è sicuramente la volontà a dedicare uno luogo della città, che sia una rotonda, un largo o uno spazio, che possa ricordare il grande Nino Postiglione. Un uomo che ha in qualche maniera legato la sua attività professionale al nome di questa città, portando il suo nome ad essere inserito in un importante capitolo della storia d’Italia». L’importanza del riconoscimento a Nino Postiglione ha certamente origine in due motivazioni: la prima, perchè grazie al suo impegno può certamente essere definito uno dei lucani illustri che ha portato la Basilicata e soprattutto Potenza, sua città natale, ad essere ricordata in tutta Italia; la seconda, forse anche la più importante è legata al suo impegno verso la libertà di comunicazione. Una battaglia la sua che ha dato il via alle Radio Libere che, grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale, nel 1976, uscirono dalla clandestinità. Fino ad allora vigeva il monopolio di Radio Rai, la Suprema Corte sancì la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale. Potenza, grazie a Postiglione fu la prima città a trasmettere in “libertà”. La nascita delle Radio libere ad oggi in Basilicata è ricordata solamente nel comune di Rivello, con un targa dedicata ai primi pionieri d’Italia tra cui proprio Nino Postiglione.