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CICALA SI DIFENDE DALLE ACCUSE DELL’OPPOSIZIONE: «EVIDENTE STRUMENTALIZZAZIONE DELL’ACCADUTO»

Dopo gli strali della minoranza sulla conduzione dei lavori dell’Assise, il presidente del Consiglio incassa la solidarietà della Lega e rispedisce al mittente le accuse

POTENZA. «Gli attacchi subiti né mi intimidiscono né frenano il mio impegno, teso unicamente ad assicurare il buon andamento dei lavori in Aula». Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, si difende così dagli attacchi ricevuti dai componenti dell’opposizione dopo l’ultimo Consiglio regionale sciolto per mancanza del numero legale.

La mancanza del numero è arrivata al momento della votazione sulla mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Vizziello (FdI) e Cariello (Lega) sulla istituzione della ostetrica di famiglia e di comunità, la maggioranza non è risuscita a garantire le presenze necessarie a continuare i lavori. Non sono mancate le polemiche da parte dei consiglieri di opposizione che hanno abbandonato i lavori in segno di protesta criticando le modalità di svolgimento della seduta e denunciando da parte del presidente del Consiglio regionale Cicala «inadeguatezza  nella conduzione dei lavori». Parole che hanno ferito non poco il presidente Cicala a cui i colleghi della Lega hanno subito espresso vicinanza e solidarietà. «La mancanza del garbo istituzionale, sia nella dialettica che nei comportamenti, é una prassi sempre più comune di una opposizione incapace di rispettare le più basilari regole dell’agire democratico» hanno tuonato dal gruppo della Lega.

«Le opposizioni devono fare il proprio lavoro in seno al Consiglio regionale spiegano con senso di responsabilità e non in modo strumentale. É in questo modo che si esercita la democrazia. Le minoranze pensassero a proporre azioni rivolte all’interesse della comunità regionale piuttosto che pensare ad offendere e denigrare le istituzioni e chi li rappresenta». A fargli eco anche il consigliere di Forza Italia Bellettieri che ha ribadito l’atteggiamento legittimo assunto da Cicala durante i lavori dell’Assise: «La colpa del Presidente sarebbe quella di aver voluto preservare il sacrosanto diritto di ciascun consigliere di partecipare al voto, così come fatto in questo anno anche con membri dell’opposizione. Sono convinto che questi bulli della politica si riveleranno quali sono, un manipolo di poveri leoni da tastiera.  Non accettiamo lezioni di dignità da chi, solo perché è stato ai vertici della Regione, pretende di partecipare ai Consigli dal bagno di casa, non rispettando né se stesso né tantomeno gli altri membri del Consiglio. Chi ha distrutto la Basilicata abbia almeno la dignità di risparmiarci inutili pontificali» ha concluso Bellettieri.

Solidarietà a cui il presidente Cicala ha voluto dire grazie, stigmatizzando però l’atteggiamento avuto dalle opposizioni nei suoi riguardi: «È utile ricordare che l’utilizzo di espressioni che vanno ben oltre il limite della buona educazione non indeboliscono la mia persona (sen-to infatti di avere spalle larghe a sufficienza per resistere alle provoca-zioni), quanto sortiscono il nefasto effetto di indebolire l’autorevolezza delle Istituzioni, in un momento in cui i cittadini hanno assoluto bisogno di punti di riferimento forti». «D’altro canto  sottolinea il presidente Cicala  è evidente la strumentalizzazione di quanto avvenuto. Nella seduta ho fatto in modo che ogni consigliere potesse vedere soddisfatte le proprie prerogative di voto, così come in passato, con gli stessi metodi, è avvenuto con tutti i consiglieri, compresi quelli che oggi attaccano l’operato della Presidenza».

«L’auspicio è che dalla prossima seduta, il cui svolgimento è previsto in presenza conclude il Presidente del Consiglio regionale ognuno di noi saprà farsi carico del pezzo di responsabilità che il proprio ruolo gli impone».

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