BOLOGNETTI: QUESTA NON È DEMOCRAZIA E QUESTO PAESE È “TURCHIA”, È “CINA”
“Sono giunto al 13° giorno di azione nonviolenta. Per la prima volta in tanti anni di lotte ho l’impressione che siano 13 anni e non 13 giorni”
Sono giunto al 13° giorno di azione nonviolenta. Per la prima volta in tanti anni di lotte ho l’impressione che siano 13 anni e non 13 giorni. Tredici giorni, circa 312 ore e ce n’erano stati 24 precedenti.
Che Paese è un Paese in cui per rivendicare il rispetto di un diritto umano si è costretti a ricorrere alla fame, alla sete, al digiuno? Che democrazia è la nostra?
Non una volta ho avuto la possibilità di spiegare, in 17 mesi, le ragioni di un’azione nonviolenta, che in varie forme e modi va avanti dal febbraio del 2020. Tutto ciò che ho provato a raccontare, denunciare, dire, è stato riservato ai classici 25 lettori manzoniani. Il mio grazie va ai colleghi di quella stampa lucana e ai pochissimi che, oltre le colonne d’Ercole di questo confino, per esempio Rpl, l’Avanti, BioBlu, Il Monito, hanno rappresentato l’eccezione che conferma la regola del silenzio, della rimozione e della censura.
Questa non è democrazia e questo paese è “Turchia”, è “Cina”.
Un grazie di cuore, mi sia consentito, lo rivolgo ai compagni del Glam per il prezioso dossier che mi/ci hanno regalato. Ecco, anche questo tesoro di riflessioni, immagino, sarà inghiottito dalle voraci fauci di questo putrido regime.
Maurizio Bolognetti (In sciopero della fame dalle ore 23.59 del 6 giugno)
P.S. Allego alla presente il dossier “Corpi visibili, invisibili, comunitari, abitati dallo spirito”. Invito chiunque possa farlo a diffonderlo. Il dossier può essere scaricato qui https://www.fcei.it/wp-content/uploads/2021/06/dossier-tempo-del-creato-2021-1.pdf