Sonnambulismo, come riconoscerlo e cosa fare
Il piccolo NICOLA è affetto da problemi associati al sonnambulismo ?
DISTURBI DEL SONNO
Sonnambulismo, come riconoscerlo e cosa fare
Pubblicato il 10.01.19 di Daniela Berardinelli Aggiornato il 08.01.19
Il sonnambulismo può essere inquadrato come un disturbo del sonno che si verifica nella fase non REM; molte persone non richiedono alcun tipo di trattamento ma l’insorgenza di altri disturbi correlati come sensazione di stanchezza durante il giorno, disturbi emotivi o del comportamento possono richiedere un intervento mirato ed alcune accortezze devono essere messe in atto per prevenire stress personali ed episodi violenti.
Caratteristiche del sonnambulismo
Il sonnambulismo si caratterizza per comparsa di:
- Un parziale risveglio durante la fase del sonno non rapid eye movement (NREM), tipicamente nelle prime ore post addormentamento (primo terzo della notte)
- Contenuti del sonno che possono essere o meno ricordati il giorno seguente
- Comportamenti motori che possono essere semplici o complessi (camminare intorno ad una stanza, gesticolare fino a vestirsi, cucinare, suonare uno strumento musicale o addirittura guidare un veicolo)
- Ridotta percezione dell’ambiente circostante
- Ridotta capacità di giudizio, pianificazione e problem solving
L’American Academy of Sleep Medicine ha stabilito i criteri diagnostici del sonnambulismo nella second International Classification of Sleep Disorders.
Panel: Somnambulism diagnostic criteria of the American Academy os Sleep Medicine-second International Classification of Sleep Disorders | ||
A | B | C |
Ambulation occurs during sleep | Persistence of sleep, a changed state of consiousness, or impaired judgment during ambulation shown by at least one of the following: – Difficulty in arousal of the person – Mental confusion when awakened froma an episode – Amnesia (complete or partial) for the episode – Routine behaviours that occur at inappropriate times – Inappropriate or nonsensical behaviours – Dangerous or potentially dangerous behaviours |
The disturbance is not better explained by another sleep, medical, neurological, or mental disorder; drug use; or substance use disorder |
La durata degli episodi di sonnambulismopuò variare da pochi secondi fino a più di 30 minuti e la memoria dell’evento varia molto da un’amnesia completa di quanto accaduto al completo ricordo.
Fisiopatologia e diagnosi di sonnambulismo
Nonostante da anni la ricerca si stia occupando di questo particolare fenomeno, la sua fisiopatologia ad oggi rimane non chiara e la diagnosi clinica di sonnambulismo viene basata prevalentemente sui racconti e la storia fornita del paziente.
La diffusa convinzione che il sonnambulismo sia esclusivamente un disturbo benigno è da definirsi erronea, poiché spesso può essere causa di conseguenze avverse.
Sebbene il sonnambulismo nei bambini sia spesso transitorio e innocuo, negli adulti può causare un potenziale rischio, come il mettersi in situazioni pericolose (correre contro un muro od un mobile, scappare da una minaccia immaginaria, lasciare la propria casa o colpire accidentalmente il proprio partner o altri).
Il sonnambulismo può essere correlato ad un alto rischio di caduta o di farsi male ed alcuni studi hanno mostrato come coloro che ne soffrono non si accorgano del dolore (provocato da un trauma o una caduta accidentale anche di grave entità) fino al loro risveglio (in uno studio quasi l’80% dei pazienti affetti da sonnambulismo coinvolti ha avuto un’alterata percezione del dolore durante l’episodio).
Nel medesimo studio il sonnambulismo è stato inoltre correlato ad un maggiore rischio di insorgenza di mal di testa ed emicrania ( Lopez R, Jaussent I, Dauvilliers Y. Pain in Sleepwalking: A Clinical Enigma. Sleep. 2015 Nov 1;38(11):1693–8).
Una recente metanalisi ha stimato che isonnambuli trascorrono il 6,9% della loro vita in tale attività (IC 95%: 4.6, 10.3); non esistono inoltre significative differenze tra la durata trascorsa come sonnambuli tra bambini e adulti, il che suggerisce che l’insorgenza di sonnambulismo in età adulta sia molto rara e necessiti di ulteriori studi ed accertamenti.
Il fenomeno del sonnambulismo è, infatti, significativamente maggiore nei bambini rispetto agli adulti (5% vs 1,5%), questo può essere dovuto ad una riduzione del sonno ad onde lente (slow wave sleep) in età adulta e quindi ad una minore frequenza di episodi di sonnambulismo. Alcune evidenze suggeriscono una possibile predisposizione a livello genetico ed una sua trasmissione ma sono ancora necessari ulteriori studi chiarificativi.
Valutazione
Nonostante la nostra conoscenza in merito a questo fenomeno sia ancora limitata esistono delle flow chart decisionali che possono venirci in aiuto, come la seguente.
Per la diagnosi di sonnambulismo è necessario effettuare una polisonnografia, esame costoso e non senza difficoltà di esecuzione ed interpretazione del dato; un’accurata anamnesi e raccolta dei dati riportati dalle persone stesse o da coloro che gli sono vicino spesso sono sufficienti ad inquadrare il fenomeno.
Alcuni studi hanno identificato anche una vasta gamma di farmaci che potrebbero svolgere la funzione di trigger nei confronti dell’insorgenza di sonnambulismo (antibiotici, antidepressivi, antipsicotici, benzodiazepine, inibitori noradrenergici, inibitori della ricaptazione della serotonina e beta bloccanti selettivi e non); nei casi in cui questo si verifichi è bene prenderne in considerazione, in accordo con il proprio curante, la sospensione.
Eventi accidentali legati al sonnambulismo
I sonnambuli mediamente non cercano altre persone, ma può capitare che vi si imbattano accidentalmente, in questo caso possono essere riaccompagnati a letto e non necessitano di essere risvegliati.
Gli episodi di violenza verso altri individui sono molto rari, anche se le esperienze provate durante questo evento spesso sono a carattere spiacevole, come la paura.
Il sonnambulismo generalmente non causa grossi problemi al sonnambulo stesso, ma può aumentare il rischio di farsi del male, cadere da altezze elevate o anche solo trovarsi in situazioni spiacevoli.
Bibliografia
- Zadra A, Desautels A, Petit D, Montplaisir J. Somnambulism: clinical aspects and pathophysiological hypotheses. Lancet Neurol. 2013 Mar;12(3):285–94
- Stallman HM. Assessment and treatment of sleepwalking in clinical practice. Aust Fam Physician. 2017;46(8):590–3
- Lopez R, Jaussent I, Dauvilliers Y. Pain in Sleepwalking: A Clinical Enigma. Sleep. 2015 Nov 1;38(11):1693–8
- Stallman HM, Kohler M. Prevalence of Sleepwalking: A Systematic Review and Meta-Analysis. PLoS ONE. 2016;11(11):e0164769
Il piccolo NICOLA è affetto da problemi associati al sonnambulismo ?
RITROVATO IN BUONE CONDIZIONI FISICHE