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La riflessione di LUCA TRAPANESE sul caso del piccolo NICOLA TANTURLI

NICOLA, DIMESSO DALL’OSPEDALE È TORNATO NELLA SUA CASA IN MONTAGNA

NICOLA 21 mesi RITROVATO 

LUCA TRAPANESE :

con LUCA TRAPANESE

“Ho commentato in questo pezzo del Corriere della Sera quello che penso.

Forse potrei sbagliare ma mi infastiscono i commenti dei “professori” uomine e donne che ci ricordano come vanno educati e cresciuti i figli, senza considerare la storia di questa famiglia, il loro stile di vita (non discutibile) la consapevolezza di aver commesso qualche errore.

A me sinceramente sembra una famiglia dedita al lavoro, si svegliano alle sei del mattino e vanno a letto a mezza notte e lavorano.

Terra, animali, miele…lavorano.

È facile dire che i figli vanno seguiti, certamente, ma bisogna avere le risorse!

Io sono un tipo apprensivo.

Non perdo di vista Alba neanche per un minuto, non vi dico a mare! Una faticata non solo fisica ma anche mentale…poi ho nelle orecchie la voce delle mie mamme che mi ripetono continuamente “mi raccomando non la perdere di vista!”

Mi chiedo è giusto?
Educare i figli all’autonomia e all’indipendenza non è un nostro compito?


Certo il bambino aveva 21 mesi, forse andava controllato di tanto in tanto, forse i genitori sono troppo presi dal lavoro…ma non giudichiamo!

Sicuramente non vanno giustiziati per me.

Ringraziamo Dio per cone è andata, sono sicuro che avranno capito la lezione.


Voi cosa ne pensate?

*^*

L’INTERVISTA
Il padre di Nicola Tanturli: «Mio figlio è forte e abituato a muoversi in campagna»
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