TORNA L’INCUBO DELLE CHIAZZE SCURE IN MARE ALLARME DEI BAGNANTI NELLA PERLA DEL TIRRENO
Stagione infernale a Maratea. Dopo un anno ancora problemi al depuratore: liquami maleodoranti nelle acque
Estate calda in Basilicata anche per il rischio “chiusura” delle acque. A distanza di un anno le chiazze scure nel mare di Maratea tornano a galla. Anche questa volta la denuncia arriva dai bagnanti che proprio dove un anno fa si era verificato l’episodio di sversamento in mare di liquami e acque reflue hanno visto nuovamente la presenza di chiazze scure. La mente ritorna nuovamente al mal funzionamento del depuratore che si è verificata proprio nell’agosto della scorsa estate e che portò al divieto di balneazione sulla spiaggia di Fiumicello. Il guasto al depuratore di Maratea, in zona Fiumicello, e il conseguente sversamento in mare delle acque reflue imposero al sindaco Daniele Stoppelli di ordinare, in piena stagione turistica, il divieto di balneazione nella spiaggia interessata. L’ordinanza riguardava il tratto di costa a partire dalla zona denominata San Michele e sino alla scogliera sul lato sud.
Oggi il sopraggiungere di quelle strane chiazze torna a quel periodo poco felice tanto per gli operatori turistici che per gli stessi bagnanti. Il problema si ripete a stagione turistica ormai nel pieno con tutte le difficoltà che il settore sta vivendo a causa dell’emergenza sanitaria? Difficile a dirsi, se si considera che dalla Regione Basilicata avevano rassciurato che il problema dell’inquinamento dal depuratore era stato risolto.
Il 28 aprile 2020, l’assessore all’Ambiente del-la Regione Basilicata, Gianni Rosa, in una nota, al termine di un sopralluogo sulla costa marateota, aveva assicurato: «Proseguono a ritmo sostenuto i lavori per il rifacimento della rete fognaria dell’abitato di Maratea. Completato per il 90 per cento, l’impianto sarà pronto per l’inizio dell’estate. Ora, con i lavori quasi al termine, siamo in condizione di rassicurare i cittadini che abbiamo risolto il problema, mantenendo un impegno preso, e scongiurato l’inquinamento dovuto al malfunzionamento della depurazione».
In occasione poi di un nuovo avvistamento di chiazze in mare nel giugno 2020 lo stesso assessore aveva sottolineato che non poteva dipendere dall’impianto di depurazione, ma probabilmente da scarichi abusivi in quanto «Abbiamo messo in campo un progetto innovativo, con una nuova condotta sottomarina e l’utilizzo di tecnologie utilizzate per la prima volta in Italia nel settore dell’ingegneria idraulica». Il progetto di rifacimento dell’impianto di depurazione di Maratea è stato finanziato con oltre 6 milioni di euro. Da cosa dipenderanno ora queste nuove chiazze in mare nella Perla del Tirreno?