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«TERRITORIO DETURPATO, RAPPORTI INCRINATI CON GLI ENTI E IMPRENDITORE CHE MINACCIA DI CHIUDERE»

MARATEA Sul caso Santavenere l’ira del Pd contro il sindaco Stoppelli: «Questa operazione è la dimostrazione lampante di incompetenza amministrativa

POTENZA. È ancora tutto fermo al cantiere del Santa Venere a Maratea in località  Carrubo dopo i sigilli dei Carabinieri che hanno sequestrato l’area dopo l’inchiesta di Cronache.

Una vicenda che ha alzato un vero e proprio polverone, sia per la preoccupazione del possibile impatto ambientale che tali lavori hanno potuto portare ad una zona soggetta a vincolo paesaggistico sia a livello politico.

La mancata tempestività con cui il Comune ha disposto la sospensione dei lavori ha innescato non poche polemiche. Il Pd di Maratea punta infatti il dito contro il sindaco Stoppelli accusandolo di «di numerosi disastri sul territorio».

«L’attuale amministrazione, che da due anni governa il Comune di Maratea, si è finora messa in luce per aver causato molteplici disastri in vari settori della vita amministrativa della nostra cittadina. Ma il settore dove si è particolarmente distinta nell’incapacità di governo e di guida è sicuramente quello dell’urbanistica, settore centrale, insieme al turismo, per l’economia del nostro paese».

Per i dem: «In due anni il Sindaco Stoppelli e la sua impalpabile giunta hanno cambiato assetto organizzativo e responsabile del settore per ben otto volte. Un record mondiale di incongruenza e mancanza di idee, che si è concretizzato in un danno incalcolabile per i cittadini, per l’economia di Maratea e per il suo ambiente. Cambi continui di organizzazione e persone che riflettono pienamente l’incapacità di governo del Sindaco e della sua asfittica, inconcludente e risicata maggioranza, frutto di trasformismi familistici ed interessi di collocamenti personali. Per verificare quanto scritto basta analizzare i tanti decreti sindacali che hanno riguardato il settore. La ricerca del migliore assetto organizzativo e del più bravo ed affidabile responsabile del settore è iniziata presto, a distanza di pochi mesi dall’elezione : con decreto del 03/10/2019 veniva revocato l’incarico all’ing. Alessandro Sapienza ed il 14/10/2019 veniva nominato, per quattro mesi, il geom. Biagino Gambardella, poi riconfermato fino al 04/08/2020 e prorogato fino al 30/09/2020. Successivamente veniva nominato l’arch. Emilio Bosco, fino al 31/12/2020 per essere poi sostituito dall’arch. Annamaria Magliano con scadenza al 31/01/2021, prorogata al 30/06/2021. Infine con decreto sindacale del 02/03/2021 è stato nominato l’arch. Domenico Labanca, con scadenza al 31/12/2021, salvo proroga, aggiungono Ai cambi nel settore dell’urbanistica si sono sovrapposti i cambi di segretari comunali. Se ne sono succeduti addirittura tre : la dott.ssa Germana D’Alascio; dall’ 11/09/2019 la dott.ssa Faustina Musacchio (che ha lasciato l’incarico in aperto contrasto con il Sindaco e dopo aver inviato una relazione puntuale sulla situazione al Prefetto);  dal20/07/2020 il dott. Aniello Maiese». «Come si può ben intuire, un avvicendamento di responsabili e cambi di organizzazione con l’unico risultato di ingessare il funzionamento della macchina amministrativa sottolineano- con conseguente grave ripercussione sull’economia marateota, già fortemente provata dal Covid, per il blocco delle tante imprese edili del territorio con centinaia di lavoratori del settore costretti alla disperazione, per la mancanza di commesse per i numerosi nostri tecnici, ingegneri, architetti geologi, geometri, periti…ecc., per gli autotrasportatori, per i fornitori di materiale edile…. Un danno economico incalcolabile, senza precedenti, frutto dell’incapacità amministrativa. Un’amministrazione impegnatissima a cambiare uomini e strutture ma che in due anni non è riuscita a trovare il tempo per affrontare l’annoso problema della mancanza di uno strumento urbanistico aggiornato, si pensi che a Maratea è ancora vigente il vecchio Programma di Fabbricazione approvato nel lontano 1965 e nulla è stato fatto per velocizzare l’approvazione del Piano Strutturale Comunale In questo contesto già deteriorato si inserisce e si alimenta il problema Santavenere».Sulla vicenda Santavenere gli iscritti dem elencano una serie di criticità: «Lo scorso anno l’hotel Santavenere,  fiore all’occhiello del turismo marateota in crisi da qualche anno, viene acquisito da una importante società romana del settore che si propone di rilanciarlo con indubbio beneficio per tutta l’economia marateota0 .Tutto parrebbe andare bene se non intervenisse ancora una volta l’amministrazione comunale a trasformare un evento positivo e benefico per la nostra realtà in un boomerang che riesce a creare danni all’ambiente, all’economia di Maratea e allo stesso imprenditore. Anzichè consigliare all’imprenditore di presentare un progetto che, come tutti i cittadini di Maratea sanno, ottenesse il nulla osta dalla Soprintendenza, si lascia semplicemente presentare una Cila nell’intento di facilitare e snellire le procedure, tralasciando un piccolo particolare : l’invasività del progetto proposto ed il conseguente impatto sul territorio, per la cui realizzazione non si può prescindere da una approfondita valutazione  in merito all’ impatto ambientale. Ancora più imbarazzante è stata la resistenza dell’amministrazione rispetto alle indicazioni da parte della Regione e della Soprintendenza, di bloccare i lavori. Adesso a causa di questa pessima conduzione della vicenda, il territorio di Maratea si trova con un mostro ambientale in un luogo di bellezza inestimabile e con un numero rilevante di cittadini senza lavoro, mentre l’imprenditore si ritrova con un investimento andato male ed un manufatto, sul quale aveva puntato per svilu-pare il settore del wedding nel suo hotel, inutilizzabile».

«Davvero un bel risultato raggiunto con questa operazione. Il territorio marateota deturpato ed impoverito,  i rapporti con la Regione e la Soprintendenza deteriorati a causa della resistenza del Comune a bloccare i lavori e l’imprenditore arrivato con grandi progetti positivi su Maratea che, ritrovandosi a subire  un ingente danno economico ed il sequestro di un manufatto, minaccia di chiudere l’hotel  per i prossimi anni. Questo è il brillante risultato che ha raggiunto la nostra valente amministrazione Stoppelli. Una dimostrazione lampante di incompetenza amministrativa grazie alla quale le occasioni positive vengono trasformate  in danni irreparabili. Dovrebbero vergognarsi, chiedere scusa ed andare via. Crediamo sia giunta l’ora, cittadini di Maratea, di chiedere conto a questa amministrazione dei danni che sta provocando» concludino dal Pd di Maratea..

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