GARANTE DEI DIRITTI: ECCO I 16 NOMI DEI CANDIDATI
ESCLUSIVA Cronache Lucane è riuscita a venire in possesso della lista. Diversi nomi che fanno scalpore, dal candidato eccellente Morlino alla Gerardi che si autoassegnò il Covid bonus a Viggiano
A breve il consiglio regionale deciderà chi sarà il Garante dei diritti della persona tra i 16 candidati che si sono proposti per la nuova figura che istituzionalmente tutelerà i diritti di tutte i cittadini fragili.
Cronache Lucane ha avuto, in esclusiva, i nominativi dei candidati. Tra i nomi qui di fianco scritti, balza agli occhi quello di Biagio Romano, avvocato campano. Romano è di Napoli e si sa quanto il presidente della regione Vito Bardi prediliga i professionisti di fuori regione e in particolare i campani per ricoprire ruoli di una certa importanza. Il fatto, poi, che Biagio Romano sia l’unico campano che si sia candidato per il ruolo, fa pensare che Bardi possa voler mettere un suo uomo di fiducia in una posizione tanto delicata. Tra i nomi che spiccano ci sono quello di Rosita Gerardi, assessore del comune di Viggiano che è balzata agli onori delle cronache perchè insieme al sindaco della città Amedeo Cicala richiese il bonus Covid e se lo autoassegnò così come avvenne per tutta la famiglia del sindaco. Questa notizia fece molto scalpore anche a livello nazionale. La persona che dovrà ricoprire il ruolo di Garante dovrebbe essere superpartes e difficilmente, per quanto i Cicala possano provarci e spingere, Rosita Gerardi sarà la candidata ideale.
Tra le altre cose, la Gerardi non si è candidata soltanto per il ruolo di Garante dei diritti, ma anche per altre posizioni come per esempio quello della consigliera di parità, ma di questo ce ne occuperemo prossimamente.
Un altro nome che fa molto discutere è quello di Aldo Morlino, decano del foro di Potenza, spesso, in passato, è uscito il suo nome per ricoprire ruoli apicali in seno alla regione ma come figura di grande spessore e di grande esperienza prestata alla politica. Ecco perchè fa scalpore la candidatura di Morlino, da questa candidatura spontanea, emerge una volontà di protagonismo di Aldo Morlino che, non dimentichiamolo, ha come figlio l’ex consigliere comunale di Potenza Franco Morlino eletto con De Luca. Una candidatura che nel caso in cui dovesse essere bocciata rappresenterebbe un segnale molto forte proprio per la storia del professionista. Ed è proprio per la sua esperienza e caratura professionale, meraviglia il fatto che Aldo Morlino si sia messo in gioco con questa candidatura, staremo a vedere cosa succederà.
Sono ancora molti i retroscena da svelare su tutti i candidati, per il momento ci fermiamo qui e approfondiremo nei prossimi giorni tutti gli aspetti. Va ricordato che il garante dei diritti viene eletto dal consiglio regionale e deve avere anche una maggioranza qualificata. Lo statuto per questi casi prevede che in mancanza di numero legale o nel caso in cui si manifesti un qualsiasi evento che ne pregiudichi la votazione, il presidente del consiglio assurga ai poteri sostitutivi e quindi ha la possibilità di nominare chi ritiene più idoneo, bypassando la votazione in consiglio regionale,, quindi in questa circostanza i consiglieri dovranno stare molto attenti perchè quasi sicuramente il presidente Cicala cercherà di portare la votazione in Assise e farla decadere in modo da poter decidere lui il nome, invocando i poteri sostitutivi. Non abbiamo dubbi che se così dovesse essere, certamente il nominerebbe l’assessore del comune amministrato da suo fratello, Rosita Gerardi.