PULIZIA DEL CENTRO STORICO, DALL’ACTA «INEFFICIENZA, DISORGANIZZAZIONE E PRESSAPOCHISMO»

Centro storico di Potenza: tra degrado, inciviltà e addirittura “fiumare” che fuoriescono dal muro di contenimento, l’aria che si respira (letteralmente) sembra appesantirsi, gradualmente, ogni giorno di più. Ma la situazione, a sentir la testimonianza del consigliere comunale Vincenzo Telesca, è da giorni critica, come dimostrano le foto scattate da lui e dalla consigliera Angela Blasi: «La situazione delle strade e dei vicoli del centro storico è pessima: oltre ai classici problemi che da tempo segnalo, ora si è aggiunto anche quello relativo alla pulizia e al lavaggio. Da dieci giorni -ha specificato Telesca -infatti, non vengono effettuati: una situazione che è divenuta insostenibile, anche per i “miasmi” che si respirano in centro accentuati dal caldo torrido degli ultimi giorni. Una situazione talmente pessima, tra chiazze e maleodori insopportabili derivanti da resti organici che giacciono da giorni intoccati, che addirittura i negozianti sono stati costretti ad intervenire coi propri mezzi per igienizzare l’area antistante i propri esercizi». Ma per il consigliere comunale, l’unico colpevole della situazione è l’Acta, la cui gestione si dimostra «inefficiente, disorganizzata e figlia del pressapochismo». «Il servizio di lavaggio è stato esternalizzato nell’area del centro –ha spiegato Telesca – ma il calendario approntato degli interventi è davvero pessimo: le azioni di igienizzazione sono previste il giovedì, venerdì e sabato mattina. In questo modo, non si procede con la necessaria pulizia post sabato e domenica sera almeno sino al giovedì successivo: con il degrado che il centro vive ogni weekend, ciò significa lasciare abbandonati per giorni chiazze di urina, vomito e altro, rendendo sostanzialmente invivibili le arterie del centro storico. E ciò sta succedendo da dieci giorni continuati» ha dichiarato Telesca che ha poi rincarato: «In aggiunta, i tre giorni di intervento non comprendono, tutti i giorni, i punti più critici del centro storico: al contrario, nei tre giorni viene lavata l’intera area del centro storico e, sostanzialmente, le aree “peggiori” vengono toccate solo una volta. Una situazione paradossale».