ACERENZA, I RISULTATI DELLA STRUTTURA RP1

Meno di 10 mesi fa ad Acerenza è stata inaugurata una nuova struttura riabilitativa psichiatrica ad alta intensità (RP1) , pensata per ospitare 20 pazienti in una dimensione comunitaria aperta, volta a permettere il recupero dei pazienti anche mediante la collaborazione con la comunità.

“L’obiettivo già ampiamente annunciato  della struttura -afferma il Sindaco di Acerenza Fernando Scattone– è quello di rispondere a condizioni di post-ospedalizzazione per esordi psichiatrici e per utenti con target 18/35 anni e contemporaneamente si realizza un sogno, ovvero si ridà vita ad un immobile pubblico in disuso.

La struttura, si articola su due piani, per circa 600 metri quadri coperti che accoglie pazienti che, per un periodo di tempo limitato, è opportuno che si allontanino dal proprio abituale contesto di vita per facilitare il percorso riabilitativo.

Dopo un lungo iter, nel 2018 si è definitivamente approvato il progetto presentato dalla cooperativa sociale “Giardini di Alice”, la cui mission è porre al centro la persona, attraverso un percorso riabilitativo che restituisca qualità di vita a chi soffre di patologie psichiatriche.

I lavori di ristrutturazione e di adeguamento hanno consegnato alla comunità una struttura di eccellenza dotata di tutti i servizi e i confort e pronta ad accogliere chi dovrà sottoporsi a cure e riabilitazione; una struttura dotati di uffici, di lavanderia, cucina e mensa, sala tv/lettura, sala riabilitativa, sala ricreazione, palestra, teatro, laboratorio e 20 posti letto.

Acerenza -prosegue il primo cittadino- con Giardini di Alice, arricchisce la sua offerta sanitaria sul territorio e il suo polo socio-sanitario. Affianca una nuova struttura riabilitativa alla storica casa di riposo per anziani “D’Alessio” che con i suoi 40 posti letto garantisce assistenza e sostegno agli anziani dell’Alto Bradano e il centro di riabilitazione “Fondazione Don Gnocchi”, una eccellenza regionale per la riabilitazione psicomotoria per centinaia di utenti regionali e non.

Abbiamo voluto ripartire dai più deboli – conclude Scattone – consapevoli che i pazienti psichiatrici e le loro famiglie sono tra coloro che più di altri soffrono l’isolamento causato dalla pandemia Covid-19.

Nell’ottica di una prospettiva di una riabilitazione che sia il più possibile inclusiva, incentrata sulla persona, costruttrice di autonomie personali e sociali e acquisizione di competenze; lo stretto raccordo con i DSM, con i professionisti dell’ U.O.S.D. “Spars” Strutture Psichiatriche e Riabilitazione, nel progettare e collaborare alla strutturazione di interventi riabilitativi inclusivi nel contesto sociale; ha permesso agli ospiti della Struttura Terapeutica Riabilitativa Psichiatrica RP1 “Il giardino di Alice”, il raggiungimento di obiettivi importanti per ciò che riguarda il reinserimento sociale di persone che vivono una condizione di svantaggio, dando loro una possibilità di ricostruirsi in società in modo sano e funzionale e di accrescere abilità, competenze e favorendo il processo di empowerment.

Oggi a distanza di 10 mesi, i primi risultati, in particolare è stato possibile:

• l’inserimento di 2 ospiti nell’ambito del Servizio Civile Nazionale presso il Comune di Acerenza,
• la prosecuzione del percorso di studi e raggiungimento del Diploma superiore presso l’Istituto Tecnico Commerciale “L. Da Vinci” di Acerenza di un ospite della struttura,
• i progetti di volontariato presso Croce Rossa con sede in Acerenza,
• e l’avviamento al lavoro per un ospite presso una attività commerciale del paese.

Oggi -afferma il Sindaco- possiamo ribadire che la mission della cooperativa sociale è di dialogare con le varie agenzie territoriali e i diversi servizi e dipartimenti che operano sul e nel territorio, utilizzando un unico linguaggio che possa continuare a supportare e accompagnare ogni ospite nella costruzione di se stesso nel contesto sociale”.