BOLOGNETTI: “UNO SCOLAPASTA PER SPERANZA. FIGLIUOLO RISPETTI LA COSTITUZIONE”
Segretario di Radicali Lucani (in sciopero della fame dalle ore 23.59 del 6 giugno, inclusi alcuni giorni di digiuno con sola acqua)
Per una volta, almeno una, voglio provare ad essere didascalico.
I provvedimenti di stampo fascio-sanitario presi da Macron confermano e rafforzano la mia preoccupazione, più volte espressa, di svolte autoritarie in materia di politiche sanitarie e non solo.
Non a caso il generale Figliuolo ha proposto di applicare anche in Italia i discriminatori provvedimenti annunciati dal Presidente francese.
Temo che a poco servirebbe, in questo clima fatto di dogmi spacciati per scienza in cui più che provare a convincere si chiede di credere, ricordare per l’ennesima volta una risoluzione approvata a gennaio dal Consiglio d’Europa, nella quale si affermava a chiare lettere che nessuno avrebbe dovuto subire discriminazioni se avesse deciso di non vaccinarsi con quelli che alcuni medici e scienziati definiscono dei non-vaccini.
A poco servirebbe, in assenza di un reale contraddittorio e stante il perdurante lavaggio del cervello in atto, provare a far riflettere su notizie che pure dovrebbero innescare un qualche dubbio sulla scelta di puntare tutte le fiches su una scellerata campagna di vaccinazione di massa.
La vicenda degli europei di calcio, nutrita da una informazione bipolare, ci cala, se possibile ancor di più, in un clima surreale. Nel corso di uno stesso Tg abbiamo potuto ascoltare giornalisti che da un lato esaltavano i festeggiamenti e i bagni di folla lungo il tragitto dell’autobus della nazionale e dall’altro bastonavano altri assembramenti.
Non meno surreale la convocazione di “vertici per fermare la variante Delta”, cioè per fermare una variate già presente in Italia di un virus a rna che per sua natura muta e le cui mutazioni potrebbero addirittura essere state favorite dalla campagna di vaccinazione.
Leggendo le news e osservando il gioco di specchi tra Macron e Figliuolo ho pensato: abbiamo esportato il fascismo. Adesso esportiamo il fascismo sanitario.
Si rilanciano e si puntellano a vicenda, passando come un caterpillar su diritti e Costituzione. Il tutto in nome di una difesa della salute che non hanno affatto saputo difendere.
Al generale Figliuolo, impegnato nella sua caccia ai renitenti, ai “disertori”, impegnato a “scovare” e a rastrellare, dico che non siamo in guerra e che se guerra è trattasi di una guerra mossa contro i diritti umani e la Costituzione repubblicana da lustri sostituita dalla Costituzione materiale.
Affermo, assumendomene la piena responsabilità, che il signor Generale, impegnato quotidianamente a distribuire dosi di vaccino e purghe di regime, è un eversore e sta tradendo la Costituzione.
Quanto al Ministro Speranza, nella giornata di domani (mercoledì 14 luglio), sarà mia cura inviargli un pacco contenente uno scolapasta: potrà convenientemente utilizzarlo per provare a fermare la variante Delta e le varianti che verranno. Questo in attesa che lor signor abbandonino le campagne di mero terrore e inizino a lavorare per ridare dignità al Servizio sanitario nazionale e a consentire l’utilizzo di terapie che hanno vietato.
Emergenza? Sì, emergenza democratica.