CRLM, ELEZIONE COMITATO ESECUTIVO: TICCHIO SCOPRE NUOVI NEI NELLE SCHEDE ELETTORALI
LUCANI NEL MONDO Dalla disapplicazione del voto ponderato alla preferenza della Germania non contata. E il caso Mollica resta ancora un giallo
Commissione regionale dei Lucani del Mondo: il presidente Cicala, del Consiglio e della Commissione stessa, ha avuto 2 anni di tempo per preparare l’insediamento della Crlm, ma nonostante ciò, il notevole ritardo non è bastato per una prima riunione, nella quale, tra l’altro, è stato eletto il Comitato esecutivo, proceduralmente cristallina e senza intoppi.
Due anni di legislatura, una riunione della Crlm e 2 i ricorsi al Tribunale regionale amministrativo della Basilicata: già dai numeri, il bilancio appare tutt’altro che positivo, ma ad aggravarlo definitivamente potrebbero essere i verdetti dei giudici sui ricorsi del presidente presidente della Federazione svizzera dei Lucani nel mondo, Giuseppe Ticchio, e del designato dall’Anci Basilicata quale rappresentante dell’associazione dei Comuni nella Crlm, Franco Mollica, mai, però, riconosciuto tale dal leghista Cicala su indicazione del consigliere regionale pentastellato Leggieri. Unendo le rispettive contestazioni espresse da Ticchio e Mollica, se ritenute fondate il risultato sarà l’annullamento della elezione del Comitato esecutivo della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo del 22 maggio scorso, nonchè di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, emerge un quadro complessivo composto da 4 irregolarità.
Quella dell’«astuto escamotage», come lo ha definito Ticchio, dei rappresentanti dell’Australia era, infatti, soltanto la prima “tappa” del viaggio nei ri-corsi al Tar.
Nel Comitato direttivo esecutivo della Crlm sono stati proclamati eletti: Donato Caivano (Nord America), Giuseppe Di Giacomo (Oceania), Antonio Friggione (Europa), Domenico Melillo Maglione (Sud America) e Rocco Sabia (Italia).
Ticchio per un solo voto ha perso il “trono” d’Europa: 14 preferenze per lui, 15, invece, per Friggione.
EUROPA: LE RIVENDICAZIONI DI TICCHIO
Per quanto riguarda l’Europa, i delegati delle nazioni europee, come risulta dal decreto del presidente del Consiglio regionale dell’agosto scorso sono tra presidente e rappresentante per Belgio, Gran Bretagna, Germania, Lussemburgo e Svizzera, 10 in totale.
Per Ticchio «solo questi 10 delegati avrebbero avuto titolo a votare l’elezione dell’esponente per l’Europa del Comitato esecutivo della Crlm». Così però, come da lui contestato, non è stato. Ne consegue, seguendo il ragionamento di Ticchio, l’illegittimità delle elezioni del Comitato esecutivo, con particolare riferimento a quella del candidato Friggione, che non avrebbe potuto essere eletto dai delegati non europei della Crlm.
In più, non applicato il voto ponderato che, per Ticchio, se rispettato «avrebbe sicuramente sovvertito l’esito del voto» in suo favore.
In sintesi per la relativa legge regionale del 2002, le deliberazioni della Commissione sono adottate, limitatamente ai rappresentanti delle Federazioni, con voto ponderato secondo le seguenti modalità: un voto per le Federazioni composte fino a cinque Associazioni; due voti per le Federazioni composte da 6 a 10 Associazioni; tre voti per le Federazioni composte da oltre 10 Associazioni.
L’ALLEANZA DELLA SVIZZERA CON LA GERMANIA DISTRUTTA PER COLPA DELLA CONNESSIONE INTERNET
L’insediamento della Crlm non si è svolto in presenza, ma con la modalità della videoconferenza.
È stato lamentato come ciò abbia penalizzato lo svolgimento dei lavori, nonchè impedito la partecipazione di alcuni componenti della Crlm, che «non hanno avuto la possibilità di usufruire di uno stabile collegamento informatico». Un voto, per esempio, diretto proprio a Ticchio, si è perso. Si tratta di quello di del delegato Luigi Abate, rappresentante per la Germania, che, «nonostante abbia presenziato alla riunione via computer, avendo avuto problemi d’instabilità della connessione internet, è stato ritenuto assente dalla riunione, come risulta dal verbale del 22 maggio 2021». Per cui il suo voto per l’elezione del rappresentante del Comitato esecutivo, espresso in favore di Ticchio, non è stato conteggiato. Prima ancora dei ricorsi al Tar, lo stesso Abate aveva già scritto a Cicala per chiedere il «rifacimento della riunione».
Infine, tra i motivi di ricorso, il già noto caso Mollica al quale è state inibita la partecipazione alla riunione della Crlm del 22 maggio scorso.
A riservare di diritto un posto nella Commissione regionale Lucani nel Mondo ad un rappresentante dei Comuni designati dall’Anci, sezione regionale della Basilicata, è la relativa legge regionale del 2002, “Disciplina generale degli interventi in favore dei lucani all’estero”. L’Anci comunica il nominativo al presidente della Crlm, nel caso Cicala, che con proprio decreto formalizza l’atto.
Ad oggi, il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, presidente anche della Crlm di cui Leggieri è vice presidente, ancora non ha proceduto a ufficializzare con proprio decreto la designazione ricevuta dall’Anci che ha indicato in Mollica il proprio rappresentante. In questo caso non sembrano esserci dubbi: dal duo Cicala-Leggieri, che dalla sua ha soltanto una improbabile «interpretazione personale del dirigente» Fiore, smentita dai fatti, oltre che astrattamente già insostenibile, effettuato un eccesso di potere col veto su Mollica non previsto nè riconosciuto da riferimento normativo alcuno.