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GARANTE DEI DIRITTI: LA PRIMA COMMISSIONE APPROVA I NOMI

Gli undici candidati rimanenti dalla prima scrematura fatta dagli uffici competenti, sono tutti ammessi

Ieri si è riunita la Prima Commissione Consiliare Permanente per esaminare le candidature a ruolo di garante dei diritti e quelle per il ruolo di consigliera di parità effettiva e supplente. Dopo una prima scrematura fatta dagli uffici per mancanza di idonea documentazione relativa all’esperienza quinquennale, delle 18 candidature presentate ne sono arrivate solo 11 sul tavolo della Prima Commissione che ha dato parere favorevole. Durante la seduta è intervenuto il consigliere di Italia Viva, Mario Polese, che ha chiesto di rinviare l’esame per meglio analizzare le varie proposte e dare un giudizio più obbiettivo.

Sulle candidature presentate  per il ruolo di Garante dei diritti, difatti, dopo un controllo formale, spetterebbe alla Commissione procedere con un controllo sostanziale dei requisiti, cosa che però non è stata fatta.

In ogni caso si è proceduto a dare parere favorevole alla lista dei nomi che concorrono per la nuova figura istituzionale.  A questa votazione, così come alla votazione sui nomi candidati al ruolo di consigliere di parità, non hanno partecipato i consiglieri Mario Polese, Carlo Trerotola e Gianni Leggieri.

Ora sarà il consiglio regionale a dover scegliere tra gli undici nomi proposti quale è il più idoneo a ricoprire il ruolo di garante che, ricordiamo, svolge le funzioni di garante dell’infanzia e dell’adolescenza, di difensore civico e di garante dei diritti dei detenuti e vittime di reato e il Garante del diritto alla salute e delle persone con disabilità.

Il Garante resta in carica 5 anni e presenta, entro il 31 marzo di ogni anno, al Presidente dell’Assemblea legislativa regionale, che la trasmette ai consiglieri regionali e al Presidente della Giunta regionale, una relazione sull’attività svolta, corredata da osservazioni e proposte. Può inviare al Presidente dell’Assemblea e della Giunta regionale apposite relazioni nei casi di particolare importanza ed urgenza. Durante la votazione in consiglio regionale, il presidente della giunga non potrà fare appello ai poteri sostitutivi, almeno per quanto concerne la nomina di garante dei diritti, in quanto la maggioranza deve essere una qualificata, quanto meno fino ad un certo punto della votazione. Noi di Cronache, lo abbiamo detto sin dall’inizio, auspichiamo che la scelta ricadrà su una persona, sicuramente di esperienza e idonea a svolgere un ruolo così delicato ma anche libera da legami con l’Ente che l’assume in modo da tutelare tutti i cittadini che ne avranno bisogno nel modo più obbiettivo possibile.

La commissione ha invece approvato alla unanimità la proposta di legge “Modifica all’art. 11 bis della l. r. n. 23/2018 -(Istituzione del Fondo Unico Autonomie Locali F. U.A.L) “, d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri e Piro di Forza Italia. e sottoscritta anche da Cariello della Lega.

«La proposta – ha spiegato il consigliere Acito si allaccia alla legge 25 legata ai fondi di rotazione dati ai Comuni per la progettazione di opere». «La proposta di legge – si legge nella relazione – si rende necessaria al fine di consentire l’estensione delle risorse anche per la redazione del progetto definitivo; quest’opportunità, lasciata alla facoltà degli enti beneficiari, serve per consentire, nel caso di finanziamenti che richiedono la cantierizzazione in tempi ristretti, di poter acquisire tutte le autorizzazioni necessarie, autorizzazioni che vengono rilasciate sul progetto a livello definitivo. La proposta di legge non costituisce nuovi oneri a carico del Bilancio regionale». Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Baldassarre e Quarto (FdI), Polese (Iv), Trero-tola (Pl) e Leggieri (M5s) .

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