IN UN PICCOLO PAESE LUCANO VIVE UN GRANDE POETA
Lettere lucane
Non conosco di persona il poeta Alfonso Guida, ma di lui so che è nato e vive a San Mauro Forte (provincia di Matera), che è del 1973 e che ha studiato letteratura a Roma con Pedullà. Di lui mi ha più volte parlato Franco Arminio, mentre Antonio Celano, editor lucano in servizio a Livorno, mi ha mandato il suo ultimo libro, “Conversari”, che ho letteralmente divorato. Voglio dirlo con la massima chiarezza: Guida è un poeta notevole, ed è tra i maggiori di quanti sono legati alla Lucania. Di Guida mi colpisce molto questa vocazione totale alla poesia – pagata con la solitudine e con un dolore a tratti insopportabile – ma anche il costante dialogo con la grande tradizione poetica, principalmente europea. In lui sono ben vivi gli echi di poeti come Bellezza, Rosselli, Celan, Valéry, Bonnefoy, anche se la sua originalità consiste proprio nel far convivere il livello metafisico e simbolista con il livello più creaturale e autobiografico. Il suo stile è denso, la scrittura è paratattica, i significati ellittici. Una mattina, all’alba, Guida ha pubblicato su Facebook una foto dell’”American Bar” di San Mauro, accompagnandola con questa didascalia: “Alba. Qui vengo al risveglio. Pochi avventori prendono il caffè prima di imboccare la via dei campi”. Dai suoi scritti ricaviamo l’immagine di un uomo che dorme poco, che vive spesso in solitudine, che sta trovando un equilibrio tra il suo essere poeta totale e il vivere in un piccolo paese rurale, che trascorre le giornate a leggere e a scrivere e che guarda il mondo lontano con tremore e nostalgia, un po’ come Isabella Morra. È una creatura fragile, Guida, un artista che vive la sua vocazione e i suoi drammi in ostinato raccoglimento e inerme trasparenza. Cerchiamolo e proteggiamolo come cosa preziosa, anzitutto noi lucani, visto che abbiamo la fortuna di avere un poeta vero nascosto in uno dei nostri paesi.