ECONOMIE DI LIBERTÀ: SIGLATA INTESA TRA PROCURA DI POTENZA E “INTERESSE UOMO”
Protocollo contro usura e racket firmato dal Procuratore capo Curcio e da Don Cozzi della Fondazione Nazionale
POTENZA. Un patto di collaborazione quello firmato ieri mattina a Potenza tra la Procura della Repubblica del Capoluogo e la fondazione antiusura “Interesse uomo”. Tra gli strumenti messi in campo per arginare un triste fenomeno che, soprattutto con la crisi pandemia, ha ripreso purtroppo vigore, un numero sempre attivo e azioni di sensibilizzazione per accompagnare le vittime della denuncia. L’accordo raggiunto ieri tra Procura della Repubblica di Potenza e la Fondazione antiusura, nella sede potentina di Via Sinni della Fondazione Interesse Uomo, è una delle azioni facenti capo al progetto “Economia di Libertà”, che conta ben 5 presidi fisici, 2 in Basilicata, Potenza e Montescaglioso, e altri 3 in Calabria, cofinanziato nell’ambito del Programma Operativo Legalità – Fesr/Fse 2014-2020. Così come specificato nei giorni scorsi dal Procuratore capo Curcio e da Don Cozzi della Fondazione nazionale, l’obiettivo dell’«importante patto tra Istituzioni dello Stato e Società civile che ha come obiettivo quello dell’inclusione sociale e della diffusione della legalità nella lotta al racket e all’usura attraverso una sempre più approfondita sinergia tra i vari attori coinvolti con l’obiettivo di razionalizzare e rendere più efficace le attività di supporto alle vittime e di favorire l’individuazione e la denuncia delle condotte criminali». «L’importanza di uno strumento come quello che si realizza attraverso il progetto Economie di Libertà – hanno specificato – diventa ancora più rilevante se si considera il momento storico in cui ci troviamo, momento in cui la pandemia da Covid – 19 ha, da un lato, indebolito il tessuto produttivo e il benessere delle famiglie, mentre dall’altro ha migliorato la capacità delle organizzazioni criminali di proporsi come sostegno attivo a famiglie e imprese in difficoltà e in crisi di liquidità».