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SI RITORNA ALLA TESSERE PER COMPRARE IL PANE AL SAN CARLO STABILE, ALL’ASM IL CASO BELLITTI

Asm, direzione di Endocrinologia e diabetologia: quel probabile veto sulla nomina del più esperto, ma “comunista”

Dilaga in ogni angolo della regione la voce popolare, ovviamente si intende di vox populi, che in Basilicata prima o poi, se non ti iscrivi nell’elenco dei napoletani, dei mercenari ovvero ad uno dei partiti dell’attuale maggioranza alla deriva, si badi non alla guida, della Regione Basilicata, tra non molto non ti spetterà nemmeno avere il pane.

Storia già vista nel secolo precedente. Sempre da notizie apprese da radio fanta, ma verificate nella loro attendibilità all’Asm di Matera, appena qualche giorno dopo che al San Carlo di Potenza si è concluso l’iter con l’inaspettato arrivo a primario della Cardiologia di un campano di stretta conoscenza della famiglia Bardi e precisamente del figlio, è andato a segno un altro tassello dell’armata Brancaleone di cento destra nella sfasciata sanità lucana.

Questa volta si tratta del concorso per Primario di Endocrinologia e Diabetologia all’Asm di Matera, dove per esperienza, capacità, provenienza dalla migliore scuola Pisana del Prof. Pinchera, nonché per aver contribuito a fondare insieme al Prof. Rocco Bruno l’unità operativa complessa in provincia di Matera con risultati eccellenti e con un indice di attrazione di mobilità attiva elevatissimo, il dottor Pasquale Bellitti considerato tra i migliori specialisti del Mezzogiorno d’Italia, si è visto superare per un scarto di appena un punto e qualcosa da una sua collaboratrice con la quale lavorava da qualche anno insieme.

Sono molti a pensare, sebbene trattasi di congetture, che Bellitti pur partendo favorito per i requisiti sopra elencati, si è trovato a dover scontare un peccato originale gravissimo che si poteva cancellare come hanno fatto di recente alcuni con un battesimo nella fonte battesimale situata alla destra di Bardi.

Ma Bellitti oltre ad essere un ottimo professionista è un ex comunista coerente con la sua storia, il suo passato politico, la sua esperienza di amministratore comunale e provinciale nonché di partito e mai avrebbe permutare la sua coerenza per coronare un percorso professionale con un ruolo apicale.

O anche perché il pennacchio bisogna conquistarlo per meriti professionali e non con le scorciatoie e Bellitti anche senza pennacchi resta Bellitti. Speriamo che ciò che in queste ore si dice ovunque non corrisponda al vero. Sarebbe veramente una malvagità quella che sarebbe stata consumata, anche perché il direttore sanitario aziendale Giuseppe Magno, indicato alla Commissaria Pulvirenti dall’assessore Leone, è persona coerente come dimostra la sua storia e mai si sarebbe fatto influenzare da alcuno.

Per tornare all’Avviso, quindi il dottor Bellitti è risultato il secondo per punteggio nella terna che verrà sottoposta al Commissario dell’Asm che dovrà provvedere alla nomina del nuovo Primario di Endocrinologia e Diabetologia dell’Azienda sanitaria locale di Matera. La norma stabilisce che il Commissario può nominare anche il secondo o il terzo, ma deve motivare compiutamente il provvedimento indicando precisamente tutte le ragioni per le quali non sceglie il candidato che ha riportato il miglior punteggio. Certo questo è possibile e legittimo, come è accaduto di recente proprio al San Carlo in occasione della nomina del primario di Chirurgia Generale. Ma si provi ad immaginare cosa si direbbe in giro con allusioni di vario genere se il Commissario Pulvirenti facesse questo tipo di scelta utilizzando motivazioni che nel caso di specie abbondano di elementi?

Qualcuno potrebbe dire… se vogliono salvare l’ottimo soldato Bellitti debbono pagare il dazio della esposizione politica ad alti livelli.

Ma conoscendo uomini e cose, questo appare improbabile.

Resta però il dubbio di una premeditata vendetta… ma ai danni dei cittadini diabetici

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