CONCORSI ASP PER DIRIGENTE AMMINISTRATIVO TRA ZULLINO E BOCHICCHIO PUNTO DI NON RITORNO

Procedure concorsuali dell’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp) per l’assunzione di dirigenti amministrativi da assegnarsi rispettivamente all’Unità operativa complessa (Uoc) Economico finanziaria e all’Uoc Provveditorato economato: tra il leghista Massimo Zullino e il Dg Lorenzo Bochicchio è guerra fredda ai massimi li-velli.

Per il consigliere regionale Zullino, che è anche il presidente della quarta Commissione consiliare, sanità e politica, c’è un’«assordante incoerenza» nell’operato Asp che, nonostante «le direttive operative emanate dalla Regione», invece che pro-cedere con la scorrimento di graduatorie disponibili, sta esperendo nuovi concorsi.

Il botta e risposta tra le parti, prosegue ormai da oltre 1 anno e per il Dg Bocchicchio, che proprio 24 ore fa ha inviato l’ennesima risposta piccata all’ennesima richiesta di chiarimenti, riattualizzando quanto già sostenuto nel luglio dell’anno scorso, la misura è colma: le vie legali sono dietro l’angolo.

È questo il reale ultimo chiarimento inviato da Bochicchio a Zullino che considerando manifesta-mente infondate le contestazioni del leghista, ha fatto sapere di aver allertato l’Ufficio legale dell’Asp per valutare l’eventuale sussistenza di elementi lesivi dell’immagine dell’Azienda sanitaria locale di Potenza e, quin-di, l’opportunità di attivare le legali azioni conseguenti.

Tra i 2, a parte il divario sul fronte del diritto, date le contrapposte interpretazioni normative in materia di assunzioni, è ormai una lotta a chi alza di più il tiro.

Paventare di adire le vie legali, è stata la risposta del Dg Bochicchio dopo aver appreso che da parte sua, Zullino, facendo leva sul fatto che la Giunta regionale ha inviato la Commissione ispettiva all’Asp per «rilevanti criticità inerenti le attività gestionali», ha chiesto al presidente di Regione Bardi di ampliare il campo di indagine aggiungendo al mandato degli ispettori anche il compito, di analizzare specificatamente la pratica concorsi per dirigenti ammnistrativi.

Questi due, la richiesta di integrare i compiti della Commissione ispettiva da un lato, e lo spettro del Tribunale dall’altro, sono gli ultimi due estremi, in ordine cronologico, della catena stimolo-risposta della guerra fredda tra Zullino e Bochicchio. Riguardo ai tecnicismi del botta e risposta, in sintesi se per il Dg Asp è stato necessario indire nuove procedure concorsuali per via dell’«elevatissima specificità professionale» dei due profili ricercati, «assolutamente non fungibili con altre posizioni dirigenziali», per il presidente della quarta Commissione consiliare così non è e non può essere a partire dal fatto che esiste il «ruolo unico amministrativo».

Se per Zullino, inoltre, è evidente l’«eccesso di potere» da parte del Dg, con la conseguente «illegittimità grave» dell’operato che tra l’altro esporrebbe anche la Regione a un eventuale profilo di responsabilità, ovvero ad azioni risarcitorie come potrebbero essere quelle derivanti dal possibile accertamento del danno da perdita di chance, da parte degli idonei presenti nelle graduatorie per Dirigenti amministrativi che non sono state usate, per Bochicchio, invece, dettagli come «la necessità del reclutamento di un dirigente con competenze squisitamente contabili», rendono l’agire Asp regolarmente a norma di legge.

Per di più, ha aggiunto Bochicchio, nessuno finora ha fatto ricorso alla Giustizia amministrativa o al giudice ordinario Questa osservazione, tuttavia, è poco rilevante in quanto i tempi e lo stato dell’arte  non sono maturati a tal punto da escludere già definitivamente che non succede. Tecnicismi a parte, la “crisi dei missili” tra Zullino e Bochicchio ha ora raggiunto l’apice: difficile, se non impossibile, una risoluzione diplomatica. L’esplosione, sarà solo da vedere su quale dei 2 versanti, ci sarà.