I CANI DI TURSI POSSONO TORNARE A PASSEGGIARE
Lettere lucane
Il Sindaco di Tursi Salvatore Cosma ha annullato un’ordinanza che vietava ai cani di accedere in piazza e nel corso principale del paese di Albino Pierro. L’intenzione era quella di combattere il degrado urbano – principalmente sporcizia – e il conseguente randagismo. Contro l’ordinanza si era immediatamente espressa l’Oipa (l’Organizzazione internazionale per la protezione degli animali), che ora dichiara soddisfazione per l’annullamento, e sottolinea che bisogna sanzionare i proprietari dei cani che non rispettano l’igiene e il decoro, non limitare la libera circolazione di chi, possedendo un cane, rispetta le regole. Dibattere sui cani è importante, principalmente per due motivi: primo, perché sempre più persone, anche nei piccoli paesi, decidono di averne uno; secondo, perché il randagismo è un fenomeno triste e anche pericoloso, e non sempre viene affrontato adeguatamente. Un tempo i cani servivano esclusivamente per fare la guardia contro i malintenzionati, oppure per guidare meglio gli animali al pascolo. In ogni casa di campagna c’era un cane legato a una catena che abbaiava non appena ti avvicinava – ma capitava spesso, e ancora capita, che cani sciolti rincorrano rabbiosamente, finché hanno fiato, le auto di passaggio. Oggi le cose stanno cambiando: i cani vivono in casa, mangiano bene, vengono curati, sono trattati come figli. Il fenomeno riguarda principalmente le città, ma anche nei paesi i cani stanno diventando presenze domestiche. Questo perché in un mondo di egoismi e di individualismi – siamo tutti vittime e carnefici – non ci sembra vero che una creatura ci cerchi sempre, sia felice di starci accanto, non si stanchi mai dei nostri malumori e delle nostre disattenzioni. Ma non va trascurata una crescente sensibilità animalista, una filosofia che si fonda sul principio di fratellanza di tutte le creature sensibili del mondo.