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API-BAS, I SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA: «LA GIUNTA SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITÀ»

L’avvertimento: «Con la recente sentenza del tar favorevole alla regione si proceda in fretta con la costituzione o sarà mobilitazione»

POTENZA. Nonostante le promesse della Regione di velocizzare sui tempi per la costituzione della società per azioni denominata Aree Produttive Industriali Basilicata S.p.A (API-Bas S.p.A.) ad oggi tutto tace. Nonostante la nomina del nuovo commissario liquidatore per la nuova società i tempi non sembrano poi così brevi come paventati all’inizio. Ma i problemi legati al Consorzio industriale di Potenza restano, anzi aumentano. E così i sindacati sono tornati a suonare la soglia al governo regionale.
«A seguito della recente sentenza del Tar n°00339/2021 con la quale la Regione Basilicata ha avuto ragione sia sulla legittimità della DGR 417 del 27 maggio 2021 che su tutti gli atti conseguenti, ritengono che oramai non sussistano più alibi, né sulla costituzione, né sulla nomina dell’Amministratore Api-Bas. Il percorso intrapreso è quello giusto, nonostante i tanti scetticismi iniziali va dato atto di questo alla regione, ora la Giunta Regionale deve procedere veloce-mente alla costituzione della società Api-Bas e di conseguenza alla nomina dell’Amministratore» denunciano con forza i sindacati che aggiungono: «Sono gìà trascorsi diversi mesi e nulla si è mosso, eccetto l’insediamento del Commissario Liquidatore del Consorzio, che da sola non basta a mettere al riparo i lavoratori dell’ente. Infatti, gli stessi devono percepire ancora le mensilità di Aprile e Maggio 2021.Permane l’incertezza sul TFR e sui contributi non versati.».
Infatti, lo scorso giugno si è svolto un presidio di amministrativi e tecnici del consorzio industriale Asi di Potenza (in liquidazione) sotto la sede della Regione. Nuovamente i dipendenti sono tornati a chiedere il pagamento di spettanze pregresse mai versate e di accelerare l’iter per la nascita del nuovo Consorzio Api-Bas in cui dovrebbero confluire. I 32 lavoratori non hanno ricevuto le mensilità arretrate e denunciano il mancato accantonamento del Tfr maturato (da circa 10 anni – dicono i sindacati) oltre che il mancato versamento dei contributi degli ultimi 10 mesi. Il commissario liquidatore – l’avvocato Giuseppe Fiengo – in quella situazione aveva rassicurato i sindacati almeno sul pagamento della quattordicesima a fine mese. Lo scorso febbraio, la Regione ha sciolto l’ente indebitato per decine di milioni di euro per dare vita al consorzio unico regionale Api-Bas, di cui però non è stata ancora costituita la società, né nominato l’amministratore. Oltre al liquidatore anche l’assessore regionale Franco Cupparo che aveva ricevuto una delegazione aveva rassicurato i sindacati. Dalla Regione era stato preso l’impegno a istituire Api-Bas in tempi brevissimi per accelerare il trasferimento dei lavoratori e a convocare un tavolo con sindacati e il commissario liquidatore del Consorzio Asi per risolvere il problema delle spettanze arretrate. Ad oggi però ricordano i sindacati nulla si quanto promesso è stata o mantenuto: « A causa delle esigue risorse economiche a disposizione, gli stessi lavoratori potrebbero nuovamente ritrovarsi nel baratro se non dovessero transitare nella nuova società o negli altri organismi dalla Giunta indicati. Non è più accettabile e tollerabile tale situazione e la Giunta Regionale tutta si prenda le sue responsabilità e proceda celermente nei suoi adempimenti. Per tutte queste ragioni e per poter finalmente delineare un futuro stabile dell’ente Consortile, la Giunta Regionale è avvertita: si faccia in fretta o i lavoratori si mobiliteranno nuovamente».

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