LFC VERSO LO SCIOGLIMENTO: IL CDX TACE, FORSE L’IDEA PIACE
LUCANA FILM COMMISSION Pure le opposizioni in silenzio: Braia l’unico a interessarsi del futuro della Fondazione senza soldi e dipendenti
Fondazione Lucana Film Commission: l’attuale centrodestra lucano, prendendo a prestito l’espressione modellata di recente dal consigliere regionale del Pd Cifarelli, un po’ ci è e un po’ ci fa, a seconda delle convenienze, ma a discapito, però, di tutta la comunità. Dall’ex direttore della Fondazione, Paride Leporace, all’attuale presidente Roberto Stabile, scelto questo dal centrodestra, immutata la costante: stallo complessivo. Uno stato di paralisi denunciava il primo, analogo stato di paralisi continua a denunciare il secondo.
La maggioranza regionale non appare minimamente preoccupata dal fatto che il presidente Stabile abbia intenzione di attendere fino a settembre.
La Giunta regionale deve contribuire annualmente al finanziamento del Piano delle attività della fondazione, quello inerente al 2021 è stato consegnato lo scorso gennaio, assegnando al fondo di dotazione della Lfc un contributo, sulla carta, non è mai arrivato, quello dell’anno in corso è pari a 1milione e 140mila euro, imputandolo sulle uscite del Bilancio regionale.
I soldi, tuttavia, e non solo quelli del 2021, vari i conti pregressi ancora in sospeso, alla Fondazione, che ormai non ha più neanche un dipendente, non arrivano. A settembre la deadline poichè se la cassa sempre vuota, allora ci sarà la convocazione del Consiglio generale e discussione su un solo Ordine del giorno: scioglimento della Fondazione. Il governatore Bardi e la Giunta lo sanno, ma dalle parti di via Verrastro nessuno si è scomposto. A questo punto, dato il perdurante silenzio della maggioranza, chissà che l’obiettivo della politica non sia proprio quello: depennare la Lucania Film Commission dagli Enti della Basilicata.
Proprio in tema di attività di promozione culturale per il rilancio e lo sviluppo socio-economico, Bardi ricorse alla nomina del consigliere delegato che, nello specifico, è stata in favore della leghista Dina Sileo.
Eppure, come sostiene Cifarelli, il centrodestra lucano un po’ ci è e un po’ ci fa.
Perchè se anche dalla Sileo neanche una parola sulla Fondazione, la stessa, però, quando si tratta di interessarsi a pratiche che potrebbero, è avvenuto anche, coinvolgere alcuni per così dire amici, è attiva.
A Roma, nell’incrocio tra l’acquedotto Felice e la via Tuscolana c’è l’arco di Porta Furba. Qui in Basilicata, c’è Porta Coeli. Il possibile, allo stato attuale eventualità più concreta che remota, sicuramente non ha creato scalpore nella maggioranza, ma, da constatare, che non ha impressionato più di tanto neanche le opposizioni.
Unica eccezione, il consigliere regionale Luca Braia che in qualità di presidente della seconda Commissione consigliare, giovedì chiederà l’audizione urgente del presidente Roberto Stabile. Col centrodestra al comando, potrebe essere una triste consolazione, comunque la Basilicata resterà una terra di cinema, a via Verrastro la fucina di film non conosce interruzioni.