CENTRI PER L’IMPIEGO: «LA BASILICATA DA TROPPO TEMPO FERMA NELLE ASSUNZIONI DEL PERSONALE»
Il segretario della Uil Tortorelli lancia l’allarme: «In una situazione passiva fare politiche attive diventa un’impresa impossibile»
«La Basilicata, come altre regioni questa volta non solo del Sud, è ancora da troppo tempo ferma nelle assunzioni di personale negli otto Centri per l’Impiego. Il risultato è che fare politiche attive in una situazione passiva diventa un’impresa impossibile». A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli che sollecita l’intervento del Presidente Bardi, «anche – aggiunge – per il rilancio dell’Arlab che “continua a registrare una condizione marginale e di grande difficoltà, nonostante dovrebbe essere chiaro che i nostri servizi pubblici per il lavoro, i Centri per l’Impiego, sono chiamati a fronteggiare i pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria sull’occupazione. Solo che – aggiunge – sono impossibilitati a farlo senza poter beneficiare del previsto rafforzamento dell’organico, definito nel 2019, che prevedeva l’assunzione complessiva di ulteriori 11.600 unità di personale e cospicui finanziamenti dedicati all’ammodernamento delle reti informatiche ed alla formazione. Infatti, sulla base dell’intesa siglata tra Stato e Regioni nell’aprile del 2019, 7000 unità andavano assunte tra il 2019 ed il 2020, mentre le rimanenti 4.600 nel 2021. Invece, sulla base dei dati di monitoraggio effettuato dal Ministero del Lavoro al 30 marzo scorso, le assunzioni effettivamente realizzate sulla base dei concorsi indetti dalle singole Regioni sono all’incirca 1.900».
«Se si fa eccezione per poche “virtuose” Regioni che hanno assunto all’incirca un terzo degli operatori loro destinati (Emilia Romagna, Liguria, Sardegna, Toscana e Veneto) le rimanenti, tra cui la nostra regione, hanno fatto poco e niente per sbloccare la questione. Si tratta di una fotografia impietosa che, sebbene sia stata in parte condizionata dall’emergenza sanitaria, ci mostra nella sua interezza le profonde difficoltà in cui versano i nostri servizi pubblici per l’impiego che dovrebbero rivestire una rilevanza strategica nella realizzazione dei programmi di politiche attive recentemente definiti dal Governo tra i quali spicca la riattivazione dell’Assegno di Ricollocazione e l’attuazione del nuovo Piano Nazionale GOL, che è uno degli obiettivi più qualificanti degli interventi in materia di lavoro del PNRR».
«La Uil attraverso la segreteria nazionale ha avviato una nuova iniziativa di sollecitazione: è necessaria una forte accelerazione e riteniamo che il Ministro del Lavoro debba intervenire per sollecitare le Regioni per una rapida pubblicazione dei bandi di concorso e per la realizzazione delle prove selettive che, è bene ricordarlo, dovranno prevedere la valorizzazione delle esperienze realizzate dai c.d. “navigator”, i cui contratti sono in scadenza alla fine dell’anno».