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GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO: «DA AGOSTO RISCHIO STOP PUBBLICAZIONI E CORSO AI LICENZIAMENTI»

A fine mese scade il contratto di gestione della Ledi Srl, Fnsi e le associazioni stampa di Puglia e Basilicata: «I lavoratori meritano certezze»

Appena due settimane fa, la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni Stampa della Puglia e della Basilicata avevano espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza sul futuro della Gazzetta del Mezzogiorno dato il rischio che, a partire dal 31 luglio, giorno in cui scadrà il contratto di gestione della testata con la Ledi srl, possano prendere corpo licenziamenti collettivi e la sospensione delle pubblicazioni è noto da tempo.

«Ci stupisce, pertanto – hanno nuovamente dichiarato la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata -, lo “stupore” espresso oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno dall’editore protempore del giornale nell’apprendere tale notizia dalla curatela fallimentare Edisud».

«Nulla o quasi si è mosso – hanno spiegato -, come se la salvaguardia del pluralismo dell’informazione in Puglia e in Basilicata e dei posti di lavoro non fosse un problema che deve riguardare anche le istituzioni e le comunità di riferimento. Va per questo rimarcato come questi appelli, inviati dal sindacato anche al Tribunale fallimentare in tempi non sospetti, siano sinora caduti nel vuoto e non abbiano raccolto neppure attenzione dalla stessa Ledi srl, visti i ripetuti rinvii dei tavoli di confronto solle-citati dall’ormai lontano aprile e l’inaudito braccio di ferro ingaggiato con le rappresentanze sindacali nazionale e regionali, spinto fino a ridosso della scadenza prefissata».

«I giornalisti e i lavoratori della Gazzetta – hanno concluso la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa – meritano risposte chiare e certezze per il futuro che vadano oltre l’orizzonte limitato di una proroga dell’attuale gestione. Nel rispetto delle norme di legge, le offerte pervenute al Tribunale devono essere valutate in tempi brevi, prendendo in considerazione gli impegni per la salvaguardia strutturale e non effimera dei livelli occupazionali e per un autentico rilancio del giornale. Il sindacato sarà al fianco della redazione nelle azioni che deciderà di intraprendere per difendere un pezzo importante del patrimonio culturale del Mezzogiorno, la buona informazione e i posti di lavoro». Anche il Comitato di redazione della Gazzetta del Mezzogiorno ha espresso «tutta la propria preoccupazione» sulla vicenda.

«È dall’ottobre del 2013 che  ha spiegato il Cdr -, come dipendenti, affrontiamo una infinita stagione di ammortizzatori sociali, stagione alla quale più di recente sono stati aggiunti ulteriori tagli alle retribuzioni e la chiusura di quasi tutte le redazioni decentrate. E ora ci vediamo testimoni, quasi inconsapevoli, di quello sta accadendo in una procedura che è fatta di proposte e rilanci senza alcun confronto con la redazione, alla quale va il merito di aver sinora garantito la pubblicazione del giornale sempre e comunque, anche in assenza di pagamento degli stipendi».

La «travagliata» vicenda della Gazzetta del Mezzogiorno è giunta allo snodo decisivo. «Va garantita – ha concluso il Cdr -, nelle formule previste dalla legge, la continuità delle pubblicazioni, senza che la stessa continuità diventi però pretesto per comprimere prerogative e sviare procedure. E va utilizzato l’iter di aggiudicazione definitiva per svolgere un confronto sindacale finalizzato alla messa in sicurezza della redazione, attraverso un piano di ristrutturazione definitivo, composto anche di quegli investimenti indispensabili per ridare dignità alla Gazzetta del Mezzogiorno e rimetterla al passo del mercato e dei tempi».

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