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CHIAROMONTE, IL CENTRO REGIONALE “G. GIOIA” CONTRO I DISTURBI ALIMENTARI COMPIE 15 ANNI

Celebrato l’anniversario della struttura istituita dal deputato De Filippo (Pd), all’epoca presidente della Regione: il suo intervento

CHIAROMONTE. Si è celebrato ieri, a partire dalle ore 11, il 15° anniversario della nascita del Centro Regionale per la Cura dei Disturbi dell’Alimentazione e del Peso “G. Gioia” di Chiaromonte, con un incontro promosso dall’Asp. Un centro fondamentale non solo nella complessiva offerta qualitativa “teorica” della nostra regione, ma anche e soprattutto per i tanti giovani, migliaia, che sono state aiutati e salvati dall’opera instancabile ed ineccepibile dei professionisti della struttura. Una celebrazione, che ha visto una Santa Messa officiata da don Enzo Appella, counselor filosofico e religioso del Centro, e poi uno spazio dedicato ai racconti delle ex pazienti, introdotto dalla responsabile del DCA, la dottoressa Rosa Trabace oltre che un momento incentrato sull’arte, con uno spettacolo imbastito ad hoc per l’occasione.
Una struttura fondamentale e che, come ha ricordato anche l’Asp, è stata sempre attiva, mantenendo in essere tutti i livelli assistenziali, pur con le molteplici difficoltà che si sono dovute superare durante l’emergenza sanitaria. Un Centro che, dal 2006 ad oggi, così come specificato dall’Asp, ha svolto un intenso e costante lavoro, con migliaia e migliaia tra visite di valutazione, pazienti presi in carico e visite per trattamento ambulatoriale. La fascia di età di pazienti presi in carico, si evince dai dati diffusi dall’Asp, è dai 12 ai 50 anni, di entrambi i sessi, con prevalenza del sesso femminile (95% di sesso femminile). La provenienza dei pazienti è stata prevalentemente dalla Basilicata (39%), seguita da Campania (26%), Calabria (15%), Puglia (15%), Sicilia (3%) e 2% dalle restanti regioni.

L’INTERVENTO DI DE FILIPPO
Ad arricchire l’incontro, non solo i messaggi di vicinanza del ministro alla Salute Speranza e del presidente della Regione Bardi, ma anche la presenza fisica di rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali, quali il deputato Vito De Filippo e l’assessore regionale Francesco Cupparo. Ed è proprio De Filippo, uno dei protagonisti assoluti e non solo della celebrazione: infatti, nella sua passata veste di Presidente della Regione Basilicata, il deputato del Partito Democratico fu proprio tra i principali fautori della nascita della struttura, che venne istituita su iniziativa dello stesso De Filippo, poi divenuto anche cittadino onorario di Chiaromonte, oltre che del direttore generale dell’Asl del Lagonegrese Marra e del compiano Luigi Viola, padre dell’attuale sindaca di Chiaromonte, Valentina Viola, e primo cittadino del paese dell’epoca. De Filippo, fisicamente presente alla celebrazione dell’anniversario, è intervenuto durante l’iniziativa, parlando proprio dell’importanza della struttura e non nascondendo della commozione per i racconti ascoltati e per i ricordi legati alla creazione del centro. Nel suo intervento, De Filippo, parlando dell’iter che portò all’Istituzione del centro, ha sottolineato che «la memoria deve essere non solo racconto o ricordo, ma anche terreno fertile per il domani» e che, proprio la storia del “G. Gioia”, è «molto bella e dev’esser accudita e tutelata anche in futuro». De Filippo, ha però ricordato la durezza della stessa storia del centro e delle tante difficoltà incontrate all’inizio dal progetto, che come specificato dal deputato «all’epoca veniva considerato Sanità minore». «Con il dottor Marra – ha specificato De Filippo – tante volte abbiamo invece dialogato con la comunità per sottolineare, al contrario, l’importanza del progetto, che si è poi concretizzato in una struttura che è stata a lungo l’unica del suo genere nel Sud Italia». Una struttura che, come ha specificato De Filippo, ha avuto il compi-to di «svelare un disagio derivante dai disturbi alimentari, che spesso le famiglie, soprattutto al Sud, tendevano a sottovalutare», diventando quindi «un punto di riferimento per tante famiglie che hanno avuto il coraggio di dire che avevano ragazze o ragazzi con questi bisogni» ma anche svolgendo un ruolo «educativo e di crescita». De Filippo, infine, ha esternato una sua speranza per il futuro, ovvero che «grazie ai grandi investimenti che si stanno facendo in ambito sanitario, auspico che, nel corso del tempo, la pronta e, spero, attenta presenza della Regione non faccia mancare alla struttura tutto ciò che necessita. Ci sono molte possibilità per riportare al centro ciò che può apparire periferico».

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