ZULLINO CHIUDE IL CASO MOLLICA: LA VITTORIA DI PIRRO DI LEGGIERI

Commissione regionale dei Lucani nel mondo: sul caso della designazione da parte dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), sezione lucana, Venosa si conferma protagonista. Il caso Mollica è arrivato alla fine all’attenzione della IVa Commissione consiliare: non poteva essere diversamente, a spuntarla è stato Mollica. Come da relativa legge regionale, la composizione della Crlm prevede espressamente la presenza e la partecipazione di «un rapresentante dei Comuni designati dall’Anci, Sezione regionale della Basilicata». Dopo 2 anni di mandato, il presidente del Consiglio regionale Amedeo Cicala, ha convocato la Commissione, che nell’attuale legislatura non si era mai riunita,  per il suo insediamento e per, tra gli altri ordini del giorno, l’elezione del Comitato esecutivo.

L’Anci da parte sua, nella persona dell’allora presidente pro tempore Andrea Bernardo, da pochi giorni non più pro tempore poichè confermato nella carica a seguito di regolare elezione, provvide per tempo rispetto all’appuntamento del 22 maggio scorso, a comunicare tempestivamente il designato scelto: Francesco Mollica. Atto necessario da parte dell’Anci Basilicata dato il vuoto da colmare nella Crlm dopo le dimissioni, lo scorso 1° maggio, di Salvatore Adduce dalla presidenza che rappresentava nei Lucani nel mondo proprio l’Anci Basilicata. Semplice, lineare e aderente al quadro normativo di riferimento: «I componenti della Commissione sono nominati con Decreto del Presidente del Consiglio regionale previa designazione da parte dei rispettivi Enti od Organismi di appartenenza». E invece no. Il vice presidente della Crlm, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri, si è inventato una sorta di istruttoria di approfondimento finalizzata al “vederci chiaro” nella designazione a favore di Mollica. Leggieri per un personale riscatto da scotti politici subiti dal partito a Venosa e per opera anche di Mollica, decise così di mettersi di traverso senza, però, averne titolo: tanto in relazione al ruolo ricoperto, quanto ai margini, praticamente inesistenti, offerti dalla prassi procedurale. L’Anci designa, Cicala formalizza. Ad ogni modo, all’ex presidente del Consiglio regionale, attuale consigliere comunale a Venosa, Francesco Mollica, è stata impe-dita la partecipazione alla Crlm del 22 maggio poichè Cicala non ha mai firmato alcun decreto. La prima riunione, nell’attuale legislatura, della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, ha prodotto come risultato due distinti ricorsi al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata: l’uno del presidente della Federazione svizzera, Giuseppe Ticchio, contro l’elezione del Comitato esecutivo, e quello proprio di Mollica. I 2 ricorsi per vie diverse puntano alla stessa conclusione: l’annullamento di quanto ratificato nella seduta del 22 maggio.

Proprio ieri, la quarta Commissione, politiche sociali, presieduta dal venosino Massimo Zullino ha preso atto, dopo oltre 2 mesi dalla stessa, della comunicazione fatta a maggio dall’Anci: è Francesco Mollica, in sostituzione di Salvatore Adduce, il componente scelto per rappresentare l’Associazione dei comuni in seno alla Crlm. Formalmente, uno dei 2 casi, è così chiuso: nella sostanza, però, l’interesse sotteso al ricorso al Tar  permane riguardo alla riunione del 22 maggio nella quale a Mollica è stato impedito di partecipare e votare. Cicala proverà a difendersi dinanzi ai giudici amministrativi, la costituzione in giudizio è stata già approvata dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: il documento, tuttavia, a distanza di giorni rimane “top secret” e il suo contenuto ignoto per volontà politica. La vittoria di Pirro di Leggieri, potrebbe avere ancora sventurate conseguenze non solo in termini di affidabilità delle istituzioni, ma anche economici.