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«LA MANCATA NOMINA DEI DIRETTORI DI FARBAS E ARLAB È LA CAUSA DELLA CRISI A POTENZA»

Carmine Croce (Pd) sul consiglio comunale farsa : «Mentre la maggioranza litiga, la città affonda»

Continua a far parlare di sè l’acceso dibattito in seno al consiglio comunale di Potenza avvenuto venerdì scorso all’interno del teatro Stabile. Dopo l’indignazione dei consiglieri comunali di centro sinistra, anche Carmine Croce, commissario del Pd di Potenza, ha espresso tutto il suo disappunto su ciò che è accaduto durante l’ultimo consiglio comunale: «Ormai siamo davvero alle comiche. Abbiamo assistito ad una forza di maggioranza, con ben 3 consiglieri e 2 assessori, chiedere le dimissioni dell’amministratore unico dell’acta, nominato solo pochi mesi fa, dopo peraltro non aver votato le nuove tariffe in commissione insieme ad un’altra forza politica della maggioranza. Tutto questo ovviamente per una “ nobili-sima “ causa, cioè la mancata nomina dei direttori di Farbas e Arlab, da parte della Regione, che dovevano interessare proprio le due forze politiche in questione. La città non può più scontare le diatribe tra i partiti del centro destra».
«Ora Sindaco – prosegue Carmine Croce – delle due l’una: o Idea ha ragione e quindi l’Acta ha bisogno di un cambio di passo oppure va tutto bene ed allora Idea non può restare più in maggioranza».
«Siamo stanchi – incalza Croce – di assistere a ripicche infantili mentre la città va a rotoli. L’Acta ha pagato con ritardo gli stipendi ai propri dipendenti grazie ad un apporto finanziario del Comune, cosa che non rientra proprio nella legalità e sul quale aspetteremo un giorno l’intervento della Corte dei conti. Nel frattempo la città è sporca come non mai, ma sicuramente sarà colpa delle precedenti amministrazioni come qualcuno ha detto, peccato che l’assessore all’ambiente che tanto si autoincensava per l’attività svolta nella precedente amministrazione non è altro che l’attuale capo di gabinetto del sindaco. E quindi…abbiamo una maggioranza che comincia ad autoaccusarsi». «Non ci sembra – conclude Carmeni Croce – inoltre che il sindaco abbia usato nei confronti dei propri consiglieri gli stessi toni utilizzati nei giorni scorsi verso alcuni cittadini, rei di un deprecabile atto vandalico nel nuovo parco dei comuni, eppure i danni che questa amministrazione sta facendo alla città sono maggiori della rottura di un semplice canestro».

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