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«NOMINA DI OTRANTO INCOMPATIBILE, AVEVAMO PREVISTO TUTTO»

Angelino (UDC) nel ricordare la presunta «Violazione di legge» ipotizza che così «Non si è voluto aggravare ulteriormente la posizione»

A seguito delle dimissioni del portavoce del Comune di Matera, Piergiuseppe Otranto, il commissario provinciale dell’Udc Giovanni Angeli-no nel ripercorrere la vicenda della sua assunzione da parte del Governo Bennardi, non ha potuto fare a meno di ricordare come già fosse stata contestata ampiamente sin dall’inizio.
«La lettera di dimissioni del professor Piergiuseppe Otranto da portavoce del Sindaco di Matera e, ricordiamo, anche capo di gabinetto del Comune – ha dichiarato Angelino -, costituisce la conferma inconfutabile della fondatezza delle denunce pubbliche che abbiamo mosso noi come altri rappresentanti politici sin dal primo momento nei confronti di un atto amministrativo distorsivo e che faceva acqua da tutte la parti»
Angelino ha ricordato che Bennardi conferì, nel novembre 2020, l’incarico di portavoce al Professore Avvocato Piergiuseppe Otranto con contratto di prestazione d’opera intellettuale. E successivamente con la stipula del contratto al Prof. Otranto è stato attribuito anche l’incarico di capo di Gabinetto all’interno delle mansioni che il professionista era chiamato a svolgere come portavoce per un ammontare di 95mila e 160 euro annui e per tutta la durata del mandato del Sindaco «senza passare attraverso la stipula di un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e determinato così come esplicitamente prevede l’articolo 90 del Decreto legislativo 267 del 2000 e con tutti i vincoli del Ccnl».
«Va precisato – ha aggiunto Angelino – che l’articolo 90 del Testo Unico Enti Locali al comma 1 dispone che il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato; e al comma 2 che al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale Enti Locali. Per cui, non può attribuirsi ad un componente dell’ufficio di staff funzioni, né quella di portavoce né tanto meno quella di Capo di Gabinetto conferita al Prof. Avv. Otranto, mediante contratto in forma autonoma e senza vincolo di subordinazione. La sola forma di inquadramento del personale degli uffici di staff, qualora si ricorra a personale esterno all’ente è quella del contratto a tempo determinato con applicazione del Ccnl del Comparto delle Funzioni Locali».
«Denunciammo – ha rimarcato Angelino – che la strada intrapresa dal Sindaco e dalla Giunta Comunale di Matera di fatto aggirava in modo anomalo le norme che regolano la vita dell’Ente. Chiedemmo al Sindaco di revocare l’incarico in autotutela ma evidentemente questi signori si ritengono al di sopra della legge.
Fatto sta che dopo otto mesi il Professore Otranto scopre di avere impegni familiari, che erano ben noti anche a novembre 2020, e lo stesso Sindaco cade anch’egli dal pero confermando “le sue doti umane prima ancora che professionali».
«La vicenda – ha sottolineato Angelino – ha assunto i contorni di una vera e propria violazione di legge a cui evidentemente il professore Otranto e il Sindaco Bennardi hanno voluto mettere fine per non aggravare ulteriormente la loro posizione. Bene avrebbero fatto entrambi ad ammettere onestamente che si erano sbagliati e che la forzatura e la violazione di leggi e regolamenti non è consentita a nessuno, neppure a coloro che intonavano i cori “onestà-tà-tà ta”».
«Aspettiamo – ha concluso il commissario provinciale dell’Udc Giovanni Angelino – le determinazioni dell’autorità giudiziaria in sede penale come in sede contabile».

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