BARDI METTE SEMPRE PIÙ ALL’ANGOLO LA MERRA SUI TRASPORTI PASSA LA LINEA DI FORZA ITALIA
Approvata la Pdl degli azzurri mentre la riforma dell’assessora resta al palo. Il leghista Zullino è l’unico che difende la collega e ammette: «Problemi in maggioranza»
POTENZA. Un Consiglio regionale scoppiettante, fuori e dentro. La seduta convocata con urgenza ieri per discutere la pdl sui trasporti proposta da Forza Italia ha creato nuovamente scompiglio nella maggioranza.
Le crepe già presenti nel centrodestra si sono evidenziate maggiormente. La fuga in avanti dei forzisti non è piaciuta all’assessore al ramo Donatella Merra che di fatti non ha partecipato ai lavori. Secondo fonti ufficiali per impegni istituzionali per quelle ufficiose per mostrare il suo disappunto verso una pdl che ostacolerebbe il lavoro da lei portato avanti. Da tempo l’assessore Merra anche se tra le righe ha fatto comprendere di trovarsi spesso i bastoni tra le ruote. Soprattutto nella riforma dei trasporti. Tutto sarebbe pronto, dal Contratto Ponte alla Delibera ma a mancare sarebbe l’approvazione da parte della Giunta (come sottolinea nel comunicato del-la pagina successiva). Sarebbero i suoi stessi colleghi, compreso il presidente Bardi, a non dare il via libera bloccando di fatti una riforma mai come ora essenziale.
Che a Bardi poco piaccia la Merra è cosa ormai nota. Da tempo si vocif-ra che il presidente starebbe vagliando varie opzioni per sostituire la leghista in Giunta. Per evitare però ulteriori screzi con il Carroccio, che resta al momento il maggior partito di centrodestra, prenderebbe tempo con varie operazioni di boicottaggio per mostrare l’incapacità della Merra di svolgere al meglio il suo ruolo. Motivo che nel prossimo rimpasto di Giunta costituirebbe la spinta ufficiale per farla definitivamente fuori.
Non si spiegherebbe altrimenti il tentativo di Forza Italia, il partito di riferimento di Bardi, di presentare una Pdl sui trasporti che rischia di essere inapplicabile e che porta avanti ulteriori proroghe (tutte cose contestate dal centrodestra in campagna elettorale). Considerato che ha detta della Merra il nuovo Piano sarebbe già pronto da mesi.
Il tentativo di mettere in difficoltà la Merra è al quanto evidente ma ad averlo compreso sono veramente in pochi, non a caso la Pdl di FI è passato con 13 voti della maggioranza. A prendere le difese della Merra solo il consigliere leghista Zullino, che sia prima dei lavori che durante non ha fatto mancare il suo disappunto per le fughe in avanti degli alleati. Anche questa volta Zullino non ha risparmiato nessuno senza nascondere che «ci sono problemi nella maggioranza. E non capisco perchè il mio segretario politico consente oggi questa sorta di estromissione della Lega nei confronti dei dipartimenti che è chiamata a gestire. Perchè i cittadini si sono resi conto che anche con il 50%delle presenze in Consiglio non è determinante». Non è mancata una stoccata a Bardi: «Se ci rendiamo conto che non siamo in grado di guidare la macchina amministrativa torniamo a casa e diamo la parola ai cittadini». Rammentando agli alleati di FI e FdI che «nelle sedi opportune verranno ricordati ai consiglieri di maggioranza gli accordi di partito che si erano fatti». Un fiume in piena Zullino a cui nessuno ha potuto mettere un freno. Ovviamente Bardi, come suo solito non si sarebbe scomposto più di tanto. Il suo ammiccare ad Italia Viva, partito che ultimamente è il vero ago della bilancia, lo lascerebbe a fare sogni beati. Eppure ieri l’opposizione si è mostrata compatta. Lo stesso consigliere Trerotola che intervenuto prima del voto aveva specificato di voler essere «la stampella dei cittadini e di voler trovare una soluzione per il bene della comunità» alla fine, nonostante sia stato tra i firmatari del consiglio d’urgenza, si è astenuto. Probabilmente, ieri, l’unico ad aver compreso il suo ruolo è stato proprio Trerotola.