ROCCO PETRONE: IL LUCANO A CUI SARÀ INTITOLATO IL CENTRO DI CONTROLLO DI CAPE CANAVERAL
Il presidente Bardi: «È motivo di orgoglio per tutti i lucani, soprattutto per la comunità di Sasso di Castalda»
La Basilicata torna a far parlare di sè e dei suoi personaggi illustri. Questa volta è Rocco Petrone, originario di Sasso di Castalda a balzare agli onori della cronaca. A lui, infatti sarà intitolato il centro di controllo del Kennedy Space Center di Cape Canaveral.
A comunicarlo la neo di-rettrice del centro spaziale Janet Petro attraverso una lettera inviata all’associazione degli ex dipendenti della Nasa. Nella missiva Petro ricorda il decisivo contributo dato da Petrone alla grande avventura della conquista dello spazio: l’ingegnere di origini lucane fu il realizzatore, assieme alla sua squadra di circa 500 tecnici, del centro di controllo. Per questa ragione l’associazione degli ex dipendenti, che ha tra le sue fila anche alcuni suoi ex collaboratori, aveva avanzato la richiesta nel 2019, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della missione Apollo 11. Una notizia che riempie tutti i lucani di orgoglio tanto che anche il presi-dente della regione, Vito Bardi, appena appresa la notizia ha affermato: «La intitolazione a Rocco Petrone del centro di controllo del Kennedy Space Center di Cape Canaveral rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i lucani, soprattutto per la comunità di Sasso Di Castalda, il paese da cui i genitori partirono per trasferirsi negli Usa». «Questa intitolazione –aggiunge Bardi – rappresenta il giusto e meritato riconoscimento alla per-sona che coordinò il programma Apollo e grazie al quale l’uomo mise piede sulla luna. A giudicare dai tanti progressi fatti dalla scienza fino ad oggi, si potrebbe dire che l’esplorazione dello spazio iniziò con il famoso “go” di Rocco Petrone senza il quale probabilmente non ci sarebbero stati oggi i lanci su Marte e le ripetute missioni sulla luna. Dalla Basilicata un grande grazie alla neodirettrice del centro spaziale, Janet Petro, che ha risposto positivamente alle richieste dell’associazione degli ex dipendenti della Nasa, e al giornalista lucano Renato Cantore, che con il suo libro “La tigre e la luna” ci ha fatto conoscere da vicino la straordinaria personalità di Rocco Petrone, e le qualità dell’identità lucana».