L’INCHIESTA FA SALTARE LA NOMINA DEI NUOVI DG
Ne beneficia Esposito che nonostante l’indagine può rimanere così al suo posto
Era prevista per stamani alle 9, dopo essere stata rinviata rispetto all’originaria convocazione prevista per ieri alle 14, la Giunta che avrebbe dovuto nominare i nuovi Dg, come raccontato (qui il link https://www.lecronachelucane.it/2021/08/10/novita-in-regione-arriva-un-altro-napoletano ). Il rinvio e’ di quello lunghi, pare si vada oltre settembre. In sostanza sarebbero stati confermati tutti, finanche il dimissionario Caivano ai trasporti, con il solo spostamento della Panetta dalle attività produttive alle risorse umane (l’ex presidenza). Una sola new entry ci sarebbe stata proprio al posto della Panetta alle attività produttive, pare si trattasse ancora di un napoletano. Ma la notizia data dal Quotidiano, che era già nell’aria da qualche mese, dell’inchiesta della Procura di Potenza (di cui diremo più avanti nel dettaglio) che riguarda proprio i più stretti di Bardi, dal direttore generale alla sanità, fino agli assessori da lui voluti e nominati, ha fatto saltare di nuovo il banco. Di certo oggi non poteva Bardi nuovamente nominare Esposito alla sanità, alla luce del fatto che l’opinione pubblica è venuta a conoscenza di questa inchiesta che riguarda proprio fatti inerenti l’incarico in Regione. E allora come al solito fatta la legge, trovato l’inganno. Niente nomine nuove in Giunta: se ne riparla fra un paio di mesi o giù di lì. Intanto restano tutti lì ben saldi alla poltrona. Non solo ligi, ma anche gli assessori, visto che Bardi nel suo comunicato ha parlato del suo collaboratore più stretto di segreteria, ma non ha detto una parola sugli altri indagati. Anzi questi, con l’assessore Leone, hanno iniziato la prefica “della fiducia nella Magistratura” per rimanere incollati al loro posto.
L’INCHIESTA CHE HA FATTO SALTARE LE NUOVE NOMINE DEI DG
Ha deciso di raccontarlo il Quotidiano del Sud, quanto si vociferava da tempo ed era noto a moltissimi degli addetti lavori. Un’inchiesta vastissima che affonda le radici nella bomba giudiziaria che ha riguardato l’avvocato De Bonis. In molti, pur raccogliendo i rumors, per il rispetto del lavoro della magistratura e delle persone indagate, avevano fatto la scelta di non darne notizia fino alla chiusura delle indagini preliminari. Il Quotidiano ha invece deciso di scoperchiare le carte e di rendere pubblici i fatti. Alcuni dei quali stanno trovando riscontri oggettivi molto, molto pesanti. Mentre altri sembrano avviarsi verso un’archiviazione. Il procuratore Francesco Curcio, dopo che alcuni Pm che seguivano il filone sono andati via, coordina le indagini del Sostituto Procuratore Antimafia Vincenzo Montemurro e portate avanti dalla Questura di Potenza, sezione PA della Squadra Mobile, con il Commissario Pasquale Di Tolla.
I FATTI OGGETTO DELL’INCHIESTA E I NOMI DEGLI INDAGATI
Tra i vari nomi ci sono quelli del senatore Salvatore Margiotta (Pd) che avrebbe una posizione marginale, gli assessori regionali Franco Cupparo e Rocco Leone (Forza Italia), Attività Produttive e Sanità che sarebbero, specie quest’ultimo, quelli messi meno bene. E ancora i consiglieri regionali Francesco Piro (Forza Italia) e Marcello Pittella (Pd). Tra gli indagati ci sarebbero anche il direttore generale del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, Ernesto Esposito (per il quale parrebbe essere saltata oggi la Giunta che doveva provvedere alle nuove nomine dei direttori Generali) e il Dg dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera, ma per fatti che riguarderebbero quando era direttore amministrativo all’Asp. Mario Araneo, capo della segretaria del presidente Bardi, avrebbe due iscrizioni in via di definizione. Ci sarebbero poi anche alcuni sindaci: Maria Di Lascio, per fatti precedenti al suo insediamento, la sindaca di Ruoti, Anna Maria Scalise, che però sarebbe tra quelle iscritte per pura formalità e che anzi avrebbe fornito supporto agli investigatori insieme a due assessori comunali Damiano e Gentilesca (anche questi sembrano iscritti ancora nel registro degli indagati per una pura formalità, ma che risulterebbero anche tra le persone offese) e l’ex primo cittadino sempre di Ruoti Angelo Salinardi. Tra le accuse a Leone anche una in concorso con la sindaco Di Lascio per una ipotesi di turbativa d’asta. Gli altri sindaci coinvolti sarebbero quelli di Maratea, Daniele Stoppelli e quello di San Severino Lucano, Franco Fiore. Le indagini in questo caso riguarderebbero peculato e truffa aggravata in concorso con i consiglieri regionali Francesco Piro (Forza Italia), Marcello Pittella e Nicola Timpone direttore artistico del Festival del cinema di Maratea, oltre a Paride Leporace. Quest’ultimo parrebbe avere una posizione assolutamente marginale non essendo toccato dalle attività di gestione e che ha dichiarato di aver saputo delle indagini in corso dai suoi stessi colleghi e di aver sempre operato, alla guida della Film Commission, con trasparenza e nel pieno rispetto delle regole. Ma c’è anche molta imprenditoria nei vari filoni spero: da indagato per corruzione ed evasione fiscale a Saverio Columella indagati per turbativa d’asta e turbativa nella scelta del contraente, passando per Luciana De Fino. Poi ci sono alcuni uomini dell’appartato amministrativo come Giovanni Moscatiello, ex segretario generale del Comune di Potenza e Vincenzo Ierace funzionario della Stazione appaltante della Regione Basilicata, quest’ultimo pure indagato per turbativa nella scelta del contraente in concorso.
Considerato che l’inchiesta parte nel 2019 con l’arresto dell’avvocato De Bonis, e’ immaginabile che a brevissimo potrebbero esserci le conclusioni delle indagini preliminari che decreteranno ciò per il quale ci sarà archiviazione e ciò per il quale potrebbe esserci richiesta di giudizio, se non cautelare.
BARDI: “DA UOMO DELLE ISTITUZIONI, PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”
“Da uomo delle Istituzioni – ha dichiarato Bardi ho piena fiducia nelle indagini della magistratura e al contempo sono sicuro che le persone coinvolte nell’indagine sapranno dimostrare nelle sedi opportune la propria estraneità alle ipotesi di reato. In riferimento al coinvolgimento del sig. Mario Araneo,- ha aggiunto Bardi- tengo a precisare che si tratta di una persona che ha un contratto di collaborazione esterna di Segreteria. Sarà mia cura fare le opportune valutazioni dopo un approfondito confronto, nel frattempo attiverò le procedure interne. La mia vita è sempre stata all’insegna della legalità e del rispetto delle regole. Mi auguro pertanto che su questa vicenda venga fatta luce nel minor tempo possibile. I lucani meritano chiarezza e trasparenza”.
LEONE: “SPERO DI POTER ESSERE ASCOLTATO PRESTO”
“Ho totale fiducia nella magistratura, da uomo delle Istituzioni. Nella mia vita non ho mai perseguito l’utile personale. Chi mi conosce sa bene che intendo, da sempre, la mia attività lavorativa come una missione e non come un’attività da cui trarre un vantaggio economico. Spero di poter essere ascoltato quanto prima dal pubblico ministero, in modo da fare chiarezza e poter rivendicare una storia personale e politica di rettitudine e legalità”. Lo afferma in una nota, l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Rocco Leone.
MARGIOTTA: “NON HO RICEVUTO ALCUN AVVISO”
“Ho letto questa mattina sull’edizione lucana del Quotidiano del Sud che vi sarebbe anche il mio nome nell’ambito di una inchiesta della Procura di Potenza. Preciso di non avere ricevuto alcun avviso di garanzia, nè alcun atto del procedimento, neanche l’avviso di proroga delle indagini, nonostante, a quanto si legge, l’inchiesta sembrerebbe partita nel 2019″. Lo si legge in una nota del Senatore Salvatore Margiotta. “Mi è difficile comprendere, finanche in astratto, quale comportamento possa essermi contestato nei contesti descritti. A tacere poi del fatto che con molti dei nomi che leggo non ho avuto mai alcun contatto”, continua. “Sono assolutamente fiducioso che in breve tempo sarà accertata la mia assoluta estraneità, certo di aver avuto, nella vita politica come in quella professionale, condotte trasparenti e improntate alla massima legalità”.
CUPPARO: “A DISPOSIZIONE DEGLI INQUIRENTI UNA VOLTA CONOSCOUTI GLI ADDEBITI”
“Sono sempre fiducioso nell’operato della Magistratura e quindi confermo la piena disponibilità, una volta conosciute le eventuali contestazioni, a fornire tutti i chiarimenti nelle opportune sedi. Posso solo dire di non aver mai ricevuto da parte di organi giudiziari notizie o atti che mi riguardino. L’odierno articolo del “Quotidiano del Sud”, peraltro, non chiarisce il mio presunto coinvolgimento a che titolo e per quali fatti. Mi sia consentito di esprimere profonda amarezza perché prima di coinvolgere una persona con tanto di foto pubblicata è indispensabile riferire motivazioni e fatti ai quali nessuno intende sfuggire. Sono comunque sereno perché in tema di onorabilità e correttezza amministrativa, conoscendo e praticando solo la buona politica, credo di non avere nulla da dimostrare e chi mi conosce ne è consapevole”.
Lo dichiara l’assessore regionale Francesco Cupparo.
DI LASCIO: “AVREI PREFERITO SAPERLO DALLA PROCURA”
“Apprendo da Il Quotidiano – dichiara la sindaca Di Lascio – dell’iscrizione di alcune notizie di reato a mio carico. Spero di ricevere presto l’informazione di garanzia, anche per accedere alla documentazione ed esercitare nei termini di legge tutte le prerogative difensive. Sul versante umano non nascondo la delusione per aver appreso tale notizia dalla stampa piuttosto che dalla Procura. Nel rispetto delle regole, alle quali ho sempre ispirato la mia vita professionale e politica, resto a disposizione del Magistrato, fiduciosa di poter presto chiarire la mia estraneità ai fatti”.
SCALISE: “ISCRITTA PER UN QUERELA DI SALINARDI, ALTRO CHE MALA POLITICA”Desidero condividere con voi il mio rammarico dopo aver visto la mia foto in un articolo dal titolo “la Mala politica lucana, PM scatenati” dove un giornalista lucano mette insieme una serie di notizie e di ipotesi di reato, alcune delle quali molto gravi, che riguardano protagonisti della vita pubblica lucana, tra cui lo stesso Angelo Salinardi, e situazioni assolutamente incomparabili come quella che mi riguarderebbe. Il motivo per cui vengo inserita in tale lista è per un presunto abuso d’ufficio che insieme agli assessori Damiano e Gentilesca avremmo commesso quando nel famigerato Consiglio comunale del 10 febbraio 2020 (questa la data riportata nel procedimento penale che riguarderebbe il presunto abuso d’ufficio) invitammo Angelo Salinardi e Rosario De Carlo ad abbandonare il Consiglio a seguito delle loro indicibili calunnie e dei tentativi reiterati di diffamarci in piena assise. A seguito di questa decisione Salinardi, invece di scusarsi, scrisse alla Procura della Repubblica accusandoci di abuso di ufficio per averlo sospeso e allontanato dal Consiglio comunale (cui già il TAR ed il Consiglio di Stato hanno condannato il Consigliere Salinarsi dal punto di vista amministrativo). Di questo si tratta e non di altro! Altro che “mala politica”! In quella circostanza, abbiamo piuttosto riaffermato l’importanza di un agire politico che rispetti la dignità della persona, il decoro delle istituzioni e che non degeneri nella diffamazione, nella calunnia e nell’aggressione verbale. Per questo non ci sto! Per questo sono indignata! Ho speso questi anni della mia vita a servizio della comunità ruotese proprio per ripristinare la buona politica, comportamenti trasparenti, un agire operoso per dimostrare che si può amministrare una comunità garantendo serenità e trasparenza. A fare di tutta un un’erba un fascio non ci sto. E’ chiedere molto anche alla stampa di essere più cauta ed attenta nel dare le informazioni e saper discernere? Quando vedremo un titolo “la buona politica” e sui tanti amministratori locali che ogni giorno si dedicano con dedizione e sacrificio alla propria comunità? Quel giorno, si, mi piacerebbe vedere anche la mia foto in prima pagina sui giornali locali. Domani è un altro giorno. Un altro giorno per dimostrare, a chi vuol vedere, con i fatti e non solo con le parole, con le iniziative in atto ed i progetti che si stanno realizzando, che la politica può essere anche “buona”, ossia dalla parte della comunità. Ho fiducia incondizionata nella giustizia” ha dichiarato la sindaca.