EMISSIONI ODORIGENE MOLESTE IN AREA INDUSTRIALE DI TITO, NOTA DI ROSA
L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia sollecita controlli e attività di mitigazione in applicazione della delibera di giunta 466/2021
Condividendo le osservazioni del sindaco Graziano Scavone e in considerazione dell’orientamento del governo regionale espresso nella delibera n. 466/2021 per la mitigazione di odori molesti prodotti da attività antropiche, l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, ha sollecitato, in una nota, il direttore generale dell’Arpab e il dirigente generale del Dipartimento a mettere in campo tutte le attività di propria competenza per controllare e contenere le emissioni odorigene moleste segnalate nell’area industriale di Tito.
“Pur nella consapevolezza che in quella zona – afferma Rosa – sono presenti impianti di trattamento rifiuti, che, per dimensioni e caratteristiche, non sono sottoposti ad Aia, ed ai quali si potranno applicare le previsioni della proposta di legge regionale in materia, all’esame del Consiglio regionale, ho chiesto al dirigente generale Galante di operare, in analogia a quanto stabilito dalla dgr 466/2021 e di dare impulso a quanto di competenza del Dipartimento Ambiente per le opportune azioni di prevenzione mitigazione e caratterizzazione delle emissioni odorigene segnalate dal sindaco Scavone.
Ho chiesto, altresì, al direttore generale dell’Arpab Tisci di verificare che il sindaco abbia comunicato le indicazioni atte ad individuare il luogo in cui si percepisce l’odore, la data, l’ora e la durata dell’evento odorigeno, la descrizione dell’intensità e la tipologia di disturbo e della frequenza di accadimento, nonché l’identità e i recapiti dei segnalanti, anche per poter acquisire informazioni in momenti successivi alla segnalazione, e di attivare immediatamente tutti i controlli del caso e tutti gli adempimenti conseguenti l’applicazione della Dgr già citata”.
“Venendo incontro a quelle che sono le aspettative dei cittadini lucani – conclude Rosa – l’azione del governo regionale, che ha inteso regolamentare una materia non normata a livello nazionale, ha un unico significato, quale quello che salute e ambiente sono valori non negoziabili”.