LO PSICODRAMMA GIUDIZIARIO DEL CENTRODESTRA
Tacco&Spillo
È dai tempi del Tractatus de tormentis, primo manuale penalistico, che la giustizia sprigiona bagliori così forti da far trepidare le file indomite del potere. Ora con studiato tempismo giornalistico, peraltro non disdegnato dai cultori linguistici del 335 ccp, si rompe come per incanto l’ozio agostano della Regione Basilicata che si ritrova indagati anche suoi inquilini di vertice, tra cui ben due assessori ed il direttore della sanità regionale. Eppure dinnanzi al momento topico della giustizia e perfino alle gravi ipotesi di reato rubricate il governatore Vito Bardi si toglie dall’imbarazzo istituzionale con la via facile di Ponzio Pilato e manda all’aria la nomina dei dg, peraltro già calendarizzata per attuare la riforma dell’Ordinamento amministrativo. A dirla tutta l’escamotage pare come lo psicodramma giudiziario che sta tramortendo di paura e tattica il centrodestra e non servirà se non ad aumentare la maionese amministrativa che sta sommergendo una Regione ormai in versione“double face” con uffici cassati e declaratorie obsolete ancora funzionanti a fronte del nuovo assetto organizzativo. Ha scritto Alessandro Manzoni:“Spegnere il lume è un mezzo per non veder la cosa che non piace”.