DON GNOCCHI, ALTRO CHE CODICE NAPOLETANO: DAL MAGISTRATO EMILIANO LEZIONI AL GENERALE
RIABILITAZIONE TRICARICOIn Puglia fatta la gara pubblica, in Basilicata no: l’affidamento alla Fondazione rischia di procurare altri guai alla triade Bardi, Leone ed Esposito
Dopo aver deliberato ad aprile di quest’anno una proroga di 5 mesi, per la verità la delibera andata in Giunta e modificata dopo l’articolo di Cronache prevedeva 1 anno, della sperimentazione gestionale Asm-Fondazione Don Gnocchi sul falso presupposto che la stessa Asm concludesse una gara mai avviata in assenza di richieste ma mai ottenute direttive regionali, con la recentissima deliberazione, assente il furbacchione assessore Cupparo, la Giunta regionale di Basilicata ha autorizzato un rinnovo di 11 anni e 7 mesi della sperimentazione gestionale con la Don Gnocchi.
Si tratta di una conversione sulla via di Damasco della Giunta Regionale, la quale ad aprile scrive in delibera che la sperimentazione tra Asm e Fondazione Don Gnocchi deve essere prorogata per soli 5 mesi perché bisogna dare il tempo all’Azienda sanitaria materana di concludere la gara per affidare dopo una lunghissima sperimentazione gestionale disposta per sicurezza con una legge regionale, per evitare di passare guai, la
gestione delle attività di riabilitazione e della Rsa, e poi sotto il “sol Leone” smentisce sé stessa e autorizza il rinnovo della convenzione anche con modifiche della stessa per implementarla con nuovi modelli. Pazzesco.
Il codice Zanardelli sostituito da quello di Pulcinella. Nemmeno il buon senso, anzi la furbizia di aspettare l’udienza del Tar di ottobre quando si sarebbe discusso il ricorso presentato dalla stessa Don Gnocchi per ottenere il rinnovo della convenzione senza gara dopo che era stato scelto come partner della sperimentazione senza una procedura ad evidenza pubblica nel lontano 2004. Ma avranno ragionato i sostenitori del diritto di Pulcinella, se mai sia il Tar darà ragione alla Don Gnocchi che merito avremmo avuto noi per essere ringraziati dalla controparte. È così si piega anche in questo caso il diritto e nel silenzio più assordante, almeno per il momento, degli organi deputati a vigilare sul corretto operato degli amministratori pubblici, vanno avanti nella speranza che Dio gliela mandi bene. Ma così non sarà.
Questa storia non può finire così. Era già partita male, ma con un percorso formalmente inattaccabile per quelli che nel 2004 individuarono con una legge la Don Gnocchi quale partner della sperimentazione gestionale. Furono accorti e avveduti gli amministratori di quel tempo nel trincerarsi dietro un provvedimento legislativo che non poteva essere censurato da Corte dei Conti e Procura della Repubblica a differenza di una decisione assunta con un mero provvedimento amministrativo. Ma oggi con questa delibera di Giunta si cristallizza una situazione di vera posizione dominante di un colosso della riabilitazione italiana che essendo stato scelto il tempore direttamente come soggetto privato per dare avvio alla sperimentazione oggi consolida la situazione con un ulteriore rinnovo dell’affidamento per la bellezza di ulteriori 12 anni.
E la gara che la Asm avrebbe dovuto concludere secondo la regione che fine ha fatto? E se la prima proroga non risulta illegittima se non illecita avendola disposta su un presupposto falso ovvero erroneo?
Alla Giunta Regionale di Basilicata tutto questo non importa. Ed allora felicità… come ha cantato, un sabato italiano qualunque, con il bicchiere di vino in mano, l’assessore Leone con Al-bano al premio Heraclea di Scanzano. Eppure, il peggio non sembra essere passato. Anzi. Nemmeno l’esperienza della vicina Puglia e i fari puntati di Cronache hanno consigliato dopo decenni di sperimentazione con strutture sanitarie affidate alla privata “Don Gnocchi”, presente non soltanto a Tricarico, di avviare un’evidenza pubblica per il rinnovo. Dalla vicina Puglia, ovvero dal centrosinistra per Bardi & Co. una sonora lezione di legalità. Nel rispetto della norma, il governatore Emiliano, in una situazione analoga, ha disposto in Giunta, lo scorso 12 agosto 2020, per l’Azienda Sanitaria Locale di Taranto, la procedura ad evidenza pubblica per la sperimentazione gestionale della Rsa R1. E vabbè, direbbe qualcuno, Emiliano è un magistrato, le norme le conosce! E però pure Bardi è un Generale della Guardia di Finanza…