LAVELLO, AGGREDISCE INFERMIERA DEL 118 INTENTA A SOCCORRERLO E MINACCIA I CARABINIERI: 30ENNE ARRESTATO
La donna ha riportato una contusione al collo. La Fial dopo l’ennesimo caso chiede incontro in Regione
I Carabinieri di Lavello, la notte del 16 agosto, hanno arrestato in flagranza di reato un giovane del luogo, per minaccia a Pubblico Ufficiale, lesioni personali, violenza privata e danneggiamento aggravato.
In particolare, la pattuglia della locale Stazione Carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio, in risposta ad una richiesta pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, è intervenuta in Corso Giustino Fortunato, in soccorso di un equipaggio del 118 che era stato appena aggredito dall’uomo che stava soccorrendo. Ad avere la peggio è stata proprio l’infermiera dell’ambulanza, il cui racconto ha permesso di ricostruire la dinamica dell’aggressione da parte del giovane che era stato soccorso dai sanitari poiché trovato riverso a terra privo di sensi. Immediate sono scattate le ricerche, che hanno consentito di rintracciare nelle vicinanze il 30enne, ancora in evidente stato di agitazione, che alla vista dei Carabinieri ha iniziato a minacciarli di morte.
Il giovane, che ha anche danneggiato due autovetture parcheggiate in strada, è stato condotto presso la caserma dei Carabinieri, ove, al termine degli adempimenti di rito, è stato dichiarato in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’infermiera, per l’aggressione subita, ha riportato un trauma contusivo al collo che guarirà nel giro di qualche giorno. Sull’increscioso incidente è anche intervenuta i segretari regionale e provinciale del sindacato Fials, Luciana Bellitti e Giuseppe Costanzo che hanno chiesto un urgente incontro alla Regione Basilicata e alla Direzione Generale dell’Asp di Potenza in merito al recente episodio di aggressione del personale 118 durante un soccorso a Lavello. «La lavoratrice – si legge nella nota diramata – è stata colpita con pugni al volto dalla persona soccorsa. Non si può continuare ad ignorare questi gravi episodi, compiuti con inaccettabile violenza nei confronti dei sanitari che operano in contesti lavorativi già di per sé stressanti. Questo sindacato ha più volte denunciato, richiamando l’attenzione dei vertici aziendali e regionali, in modo da mettere in atto protocolli operativi a garanzia sistematica, con la presenza di forze dell’ordine, in caso di interventi a rischio».
Costanzo e Bellitti attestano condizioni del personale esposto a non pochi pericoli durante la loro attività: «Più volte ci sono stati confronti in merito al riconoscimento dell’Indennità di rischio, che è anche riconosciuta dal contratto Decentrato dell’Asp di Potenza, ma è sempre mancata la volontà Regionale di autorizzare l’Asp all’erogazione di tale beneficio economico. A tal fine è necessario procedere alla contrattazione Regionale ai sensi dell’art. 6 del Ccnl del Comparto Sanità 2016-2018. La stessa indennità è stata inserita nel protocollo sugli incentivi Regionali “Premio Covid”, rimasta solo carta scritta, accordo non siglato dalla Fials perché ritenuta un’elemosina per tutto il personale sanitario. È stata l’ennesima beffa per gli Operatori della Sanità, del tutto prevedibile data l’assenza di risorse disposte dalla Regione Basilicata». In conclusione, i due sindacalisti invitano la Regione a convocare le Organizzazioni Sindacali e colmare l’assenza di una contrattazione Regionale per tutto il personale della Sanità Lucana, includendo il personale del 118, con incentivi economici mirati, indennità di rischio, tutela della salute e formazione. «Restiamo fiduciosi in un’apertura al dialogo, per la valorizzazione del personale del 118, con la Regione Basilicata, ricordando che quotidianamente il 118 opera con abnegazione e sacrificio, salvaguardando il diritto alla Salute dei cittadini Lucani».