LA BUONA SCUOLA IN UN CLICK DISPERATO
Le lamentele: la piattaforma non supporta una grande mole di lavoro
Quest’anno per tutta Italia la modalità “remota” di “candidarsi” ad un incarico per supplenza annuale a scuola. Istanze on line che tiene con il fiato sospeso migliaia di Docenti Precari. Scelte fredde del tutto al di fuori del normale contesto scolastico, il Provveditorato, dove per anni ci si incontrava, confrontava tra le varie sedi scolastiche “papabili” che sarebbero state poi scelte.
Una “giostra” che gira, un algoritmo che purtroppo abbiamo sciaguratamente scoperto nel 2015 con la “buona scuola” (si vedano ancora i contenziosi in corso) che alle volte non funziona proprio come dovrebbe.
C’è il Covid, bene si stia distanziati, si adottino tutte le misure di prevenzione, ma ci si attrezzi con una piattaforma “degna” di supportare un simile carico di lavoro. Sono giorni ormai che il sistema fa acqua da tutte le parti, di giorno e di notte. Va benissimo la digitalizzazione, ma qui si rischia di arrivare al collasso, perché i Docenti sono “stremati”, giustamente. Arrivano trafelati nelle sedi sindacali, ti guardano negli occhi, in mano un foglio, le credenziali per accedere al sistema…”Non riesco ad accedere, devo ancora inserire le Scuole, come faccio?”
In mezzo a tutto questo pandemonio allora ci si attrezza come può…ecco…il faro di un’idea…”Se porto il mio pc e inizio a compilare l’istanza mi puoi dare una mano, se sto facendo bene? E’ la prima volta, non vorrei sbagliare!”. Detto, fatto. Ben distanziati gli uni dagli altri con mascherine e quant’altro ci si posiziona sui tavoli pronti e determinati a superare l’ennesimo ostacolo…e il passaparola è veloce…anche tra gli altri Comuni.
E ritorna la “mutua assistenza”, il sorriso, il “ti faccio vedere io, clicca qui e poi prosegui” e qualche risata, seppur amara, lascia il posto per un attimo ai nervosismi indotti dal sistema e dal caldo. Si beve qualcosa di fresco insieme, più rilassati, perché…”dai siamo a metà del lavoro, ce la possiamo fare!”
In questa estenuante prova abbiamo riscoperto, con tutte le misure di prevenzione per il Covid, la “mutua spalla”.
Eh sì, proprio così il sistema era bloccato? Soluzione alternativa, con il proprio pc ognuno si è messo in gioco, compilando la domanda, confrontandosi con gli altri…seppur tra stanchezza e agitazione…ma con onnipresente, il nostro attento supporto sindacale e personale.
Abbiamo garantito l’apertura no stop dalle 9 alle 21 con consulenza, anche emotiva quando e’ occorsa,
Un’esperienza che, nata per caso, potrebbe diventare guida pilota in futuro, sempre più “digitalizzato”.
Alla fine della giornata, circa le 22.00, riusciti magari ad inoltrare la domanda, ci si abbraccia virtualmente, gli occhi stanchi dal logorio al pc ma illuminati dalla speranza ora possono riposare…no, non siamo macchine, siamo persone, ce l’abbiamo fatta ancora una volta tra mille difficoltà.
Si leva una voce: “Scriverò una mail al Ministro Bianchi, perché quello che è successo non accada più, anzi Colleghi, perché non scriviamo tutti insieme? Raccontiamo la nostra esperienza, abbiamo tutto il Diritto di Essere Ascoltati, è in gioco anche la nostra Professione Docente!”
Ed io? Ringrazio tutti con orgoglio per le nutrite emozioni condivise, per la stima e l’affetto, continuando ad essere sempre e dovunque di supporto.
E’ una meravigliosa opportunità di crescita, Tutti Insieme.
Sonia D’Andrea (Rionero in Vulture), Uil Scuola Basilicata