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LE ACQUE DEL TORRENTE FIUMICELLO IMPREGNATE DAGLI SCARICHI ABUSIVI

MARATEADopo l’allarme di Legambiente controlli serrati di Comune e Arpab che rassicurano: «Nessun problema per la balneazione»

POTENZA. Ancora una volta siamo a Maratea dove il monitoraggio delle acque resta di fondamentale importanza.
Più volte la presenza di chiazze scure, schiuma e reflui nelle acque della Perla del Tirreno ha messo in allarme cittadini e autorità. Ma oltre al mare che resta la principale fonte di balneazione anche le acque dei fiumi vengono messe sotto osservazione. Infatti, la questione del torrente Fiumicello che nelle ultime settimane è stato oggetto di controlli per sversamenti anomali nelle acque pare aver trovato il “colpevole”. Legambiente che con il consueto monitoraggio delle acque denunciava le anomalie riscontrate nelle acque del torrente Fiumicello ha più volte sottolineato come si trattava di: «Un torrente inquinato o perlomeno a continuo rischio di inquinamento, il cui stato microbiologico delle acque può avere anche gravi ripercussioni a mare, particolarmente durante la stagione balneare».
Il motivo di tale inquinamento sembra avere un unico colpevole che Cronache Lucane aveva più volte segnalato: scarichi abusivi, reflui zootecnici, falle nella rete fognaria che corre per lunghi tratti vicino al torrente. Infatti in una lettera dell’assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa, giusto di un anno fa, inviata alle sedi compete-ti si evidenziava come da una relazione di Acquedotto lucano del novembre 2019 si evidenziava che 760 utenze, di cui 617 utenze domestiche, 60 commerciali e 83 altri usi, risultano ancora non correttamente allacciate alla rete fognaria. Il mancato allaccio alla rete fognaria ha portato in questi anni ad avere sversamenti nel torrente anomali portando le analisi a riscontrare dati anomali nelle acque.
Dalle Regione Basilicata sono infatti più volte partite lettere alle torite competenti per sollecitare a risolvere il problema dei cosiddetti “scarichi abusivi”.
Problema che, secondo i ben informati, sarebbe stato preso di petto dall’Arpab e dall’amministrazione comunale che con una serie di azioni in campo avrebbero già trovato alcuni “colpevoli” che scaricavano abusivamente nel torrente di Fiumicello.

LEGAMBIENTE: «MONITORAGGIO CO-STANTE SU TUTTO IL TERRITORIO»

«Grazie ai controlli della Polizia Locale di Maratea e alle analisi sulle acque del fiume abbiamo capito l’origine dell’inquinamento alla foce di Fiumicello riscontrate nel corso della campagna Goletta Verde a luglio» sottolinea Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata che aggiunge: «Sono stati individuati i fattori all’origine dei valori alterati che hanno messo a rischio la balneazione nel tratto di costa in cui il torrente sfocia, come denunciato da Legambiente a luglio scorso e che speriamo nel frattempo siano rientrati nella norma, dopo l’azione della Polizia Locale e gli interventi messi in atto per riparare i danni e reprimere le situazioni illegali lungo il torrente».
Da Legambiente giunge l’appello: «Serve un’azione diffusa su tutto il territorio regionale di riqualificazione dei corsi d’acqua e un’attività di monitoraggio sugli ecosistemi fluviali».

LE RASSICURAZIONI DELL’ARPAB: «NESSUN SUPERAMENTO DEI LIVELLI BATTERIOLOGICI»
Un campionamento minuzioso, svolto in più punti per comprendere le origini e le eventuali conseguenze sono stati svolti dall’Arpab e resi noto dal Dg Tisci per rassicurare cittadini e bagnanti della costa del Tirreno.
«Nessuna anomalia è stata riscontrata a seguito dei controlli sulla qualità delle acque di balneazione effettuati sulla costa di Maratea il 20 ago-sto; i prelievi sono stati effettuati ogni 600 metria partire dalla foce del fiume Noce fino al canale di Mezzanotte» hanno sottolineato dall’Arpab. «I controlli, svolti in collaborazione con la Capitaneria di Porto – ha spiegato l’agenzia – sono stati effettuati nel rispetto dei “parametri dettati dal ministero della Salute ed in conformità con la normativa nazionale e comunitaria vigente». «In particolare, per quanto riguarda la spiaggia di Fiumicello – ha comunicato l’Arpab – sono stati effettuati tre campionamenti in tre punti distinti e in nessuno dei tre è emerso alcun superamento dei livelli batteriologici previsti dalla normativa. Non è stato riscontrato in generale nessun problema per la balneazione, sulla costa tirrenica lucana e – ha concluso l’Arpab – in particolare, sul-la spiaggia di Fiumicello».

IL SINDACO STOPPELLI: «SOTTO CON-TROLLO NON SOLO IL MARE MA AN-CHE I FIUMI»
«Bisogna chiarire che la normativa delle acque di balneazione, vale a dire i mari, non si applica ai fiumi che per legge non sono balneabili e quindi non hanno parametri specifici di balneazioni. Questo è il primo errore in cui incappano molti e su cui era necessario fare chiarezza». Approccia cosi la questione il sindaco di Maratea Stoppelli dopo aver rincorso in questo periodo estivo i n-merosi allarmi sul possibile inquinamento delle acque. «Una precisazione a cui subito dopo voglio aggiungere che oltre alla qualità delle acque di balneazioni la mai amministrazione tiene anche a quella dei fiumi, a prescindere dalla balneazione -aggiunge il primo cittadino-. Le acque vanno tutte monitorate e devono essere il più limpide possibile. Con questa finalità abbiamo sezionato in più parti il nostro torrente , su ben 11 punti abbiamo fatto una indagine per verificare se ci potessero essere elementi che andassero ad alterare la qualità delle acque. I parametri che ho ricevuto sono molto tranquillizzanti e ci portano a dire che la qualità delle acque del nostro fiume e notevolmente migliorata».
«So di aver ricevuto un dato positivo ma non mi accontento. Il monitoraggio sarà continuo e avendo attivato questo meccanismo virtuoso voglio che la qualità delle acque continui ad essere otti-male. Dopo il monitoraggio e scoperta la causa abbiamo dato mandato alle autorità competenti di occuparsene. Il Comune continuerà con tolleranza zero e massima prevenzione».

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