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LA RABBIA DEGLI OPERATORI: «TURISTI ACCALAPPIATI, RIFIUTI COME ARREDI URBANI E AUTO NELLE GROTTE»

A Matera ancora irrisolte le criticità del turismo. Inefficaci i provvedimenti comunali ad hoc più restrittivi

MATERA. Mentre nelle piazze materane e sui social si discute ancora delle troppe sanzioni inflitte tutte in una volta a ciclisti e monopattini che attraversavano le APU “Aree Pedonali Urbane” e della intensificazione degli appostamenti notturni da parte della Polizia locale, alle uscite delle zone pedonali dei Sassi, per sottoporre all’etilometro gli avventori di bar e ristoranti, noi di Cronache Lucane, continuiamo a ricevere segnalazioni da parte di turisti e cittadini sul perdurare di alcune criticità collegate alla mobilità veicolare, all’igiene urbana e al prosieguo indisturbato dell’attività dei cosiddetti “accalappiatori” di turisti e di guide non autorizzate. Partendo dalla questione mobilità, un residente ci ha detto: «Se il passaggio di mezzi anche di una certa portata che scendono nei Sassi per rifornire di merci le varie attività commerciali va compreso, non si riesce invece a capire per quale motivo ad alcuni turisti sia con-cesso scendere con le loro auto o addirittura con minivan nei Sassi solo perché alloggiano in un hotel o B&B». Nell’assistere dunque al perdurare quotidiano di ingolfamenti di traffico nei Sassi e macchine anche di grossa cilindrata che entrano perfino nelle grotte, i cittadini si chiedono dove siano finiti i provvedimenti che l’amministrazione comunale ha più volte dichiarato di voler prendere affinché le auto venissero la-sciate in aree dedicate, fuori non solo dai Sassi, ma addirittura dalla città, per poi raggiungere i turisti la zona storica mediante una mobilità leggera ed ecologica messa a disposizione dal Comune stesso. Quanto all’igiene urbana, invece, ci viene fatto constatare come in più di una zona di centro storico e Sassi, i rifiuti accatastati sui mastelli e sui bidoni rimangono ancora esposti in bella vista fino a mattinata inoltrata. In Piazza del Sedile, poi, il salotto buono di Matera, ci hanno fatto notare come le “chianche” di pavimentazione, si sono ormai impregnate di una sostanza nerastra e appiccicosa che si forma da una specie di percolato dei rifiuti esposti in strada troppo a lungo e sotto temperature elevate, per non parlare del cattivo odore che da essi promana. «I lavaggi a forte getto di strade e angoli dei Sassi – dice un altro cittadino – vanno fatti più spesso e non solo quando ci preparavamo ad accogliere il G20». Da ultimo, malgrado la recente deliberazione comunale ad hoc e l’inasprimento delle relative sanzioni, riceviamo ancora lamentele da parte di professionisti del settore turistico per il perdurare dell’abusivismo dei sedicenti “promoter” che ronzano intorno ai turisti in arrivo inducendoli a usufruire dei loro “servigi”. Ci viene riferito inoltre, che alcune guide abusive, tra l’altro neanche locali, per non essere scoperte, si spingono con i turisti da loro “accalappiati” in zone di cantiere o in parti dei Sassi chiuse al pubblico e pericolanti, mettendo così a rischio la sicurezza dei malcapitati. Conclude un operatore turistico: «Abbiamo atteso con tanta speranza il ritorno del grande turismo, e speravamo tutti di poter vivere e lavorare civilmente nei Sassi, ma a quanto pare i tormentoni estivi rimangono sempre gli stessi: accalappiamento di turisti, rifiuti come arredi urbani e macchine parcheggiate nelle grotte»

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