SANT’ARCANGELO, MINACCE DI MORTE AL SINDACO E ALL’ONOREVOLE DE FILIPPO
Una scritta apparsa sul muro del cimitero. Il primo cittadino Salvatore La Grotta ha sporto denuncia contro ignoti. Il dem si dice «sereno»
POTENZA. Scritte e insulti contro l’amministrazione comunale e non solo di Sant’Arcangelo. Sono comparsi su un muro del Cimitero cittadino, ieri mattina, con una bomboletta spray di colore nero.
Il messaggio scritto da un soggetto anonimo pare avere lo scopo intimidatorio per nulla goliardico considerato che senza giri di parole ha scritto a caratteri cubitali di voler vedere «a morte De Filippo, 2 Lagrotta, Laurita, Pesce, Fantini». Un messaggio contro l’onorevole lucano del Partito democratico, originario di Sant’Arcangelo, Vito De Filippo e gli attuali membri del Comune: dal sindaco La Grotta al suo vice Pesce e ai due assessori Lagrotta e Fantini fino all’assistente sociale del Comune Laurita. Un gesto certamente ignobile che non è passato inosservato neanche alle Forze dell’ordine. Infatti, al sindaco Salvatore La Grotta, in carica da neanche un anno, è toccato sporgere denuncia contro ignoti presso i carabinieri per le scritte offensive tracciate da mano sconosciuta. Dall’amministrazione comunale fanno sapere di essere sereni e di non essere affatto intimiditi di fronte a tali atti. Anche l’onorevole lucano De Filippo, contatta-to dalla nostra redazione, si è detto «tranquillo. Sarà certamente qualche esaltato che ha messo insieme politici e assistente sociale senza un nesso “logico”, se così possiamo definirlo. Ho sentito gli amministratori comunali che si sono detti anche loro sereni. Certamente sono dispiaciuto più per loro. Si tratta di bravi ragazzi e bravi amministratori che si stanno certamente impegnando per il bene della loro comunità senza tralasciare che si sono insediati in Comune solamente a ottobre dello scorso anno dovendo subito fare i conti con il lock down. Una amministrazione che è ancora all’inizio ma che certamente non si farà abbattere da questo episodio e che continuerà a lavorare come fatto fino ad oggi».
Immediata la condanna dal mondo politico lucano. In molti infatti oltre a definire il gesto vile hanno sottolineato come «il messaggio sia un vergognoso attacco messo in atto da chi non solo si nasconde dietro ad atti di inciviltà, ma non ha a cuore il bene della comunità. Un gesto vile che va condannato senza se e senza ma, e denotano come ci sia in atto un vero e proprio decadimento del confronto politico nella nostra città, e non solo. Coloro che hanno messo in campo questa azione incivile e criminale devono vergognarsi per ciò che hanno fatto».