APPENNINO LUCANO, CORTOCIRCUITO PASCOLI: IL LEGHISTA CARIELLO PROVA A DISINNESCARLO
Nuovo regolamento del Parco: si cercano soluzioni per tutelare gli habitat naturali senza danneggiare le aziende
Parco nazionale dell’Appenino lucano: per il consigliere regionale della Lega, Pasquale Cariello, il nuovo regolamento non deve «penalizzare le aziende agricole» e deve «salvaguardare le attività economiche presenti nell’area».
L’intervento politico, segue alla notizia che, come riferito da Cariello, «ha allarmato» gli allevatori e le aziende zootecniche ricadenti nel territorio del Parco, in merito all’approvazione di un regolamento «che sarebbe oltremodo penalizzante per chi ha sede in quei territori».
«Se si vietano i pascoli in alcune zone – ha spiegato Cariello -, ove ricadono terreni di aziende agricole tradizionalmente destina-te al pascolo e sui quali le aziende presentano do-manda di aiuto al reddito previsti dalla Pac (Politi-ca Agricola Comune), può venir meno la superficie pascolativa e ciò non per-metterebbe più all’azienda di rispettare il carico minimo di bestiame ad et-taro previsto dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e necessario per presentare la domanda annuale di aiuto prevista dalla Pac».
«Questo – ha proseguito il consigliere regionale – è solo uno dei tanti problemi che si verificherebbero con l’approvazione del nuovo regolamento così come è stato presentato. Si chiede, pertanto, l’estensione di quanto già previsto per gli habitat di Rete Natura 2000 su tutta la Zona A del Parco. Inoltre, ritengo che sia giusto lasciare ai Comuni, e non cedere all’Ente Parco, l’autorizzazione per l’esercizio del pascolo su demanio pubblico, al fine di snellire e velocizzare le procedure di richiesta e concessione della fida all’azienda agricola».
«Queste sono solo alcune delle osservazioni e delle richieste di modifica al Regolamento – ha specificato e concluso Cariello -che ho presentato all’Ente Parco e al Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, perché mi spenderò con tutte le mie forze per difendere quel territorio, gli allevatori e gli imprenditori agricoli da eventuali azioni che potrebbero ingiustamente penalizzarli».